Sorrisi e canzoni n.14 2003, 22 novembre 2005
Sorrisi Salute settimanale: la memoria. Eolo, Mammolo, Dotto, Pisolo, Gongolo, Brontolo e... Il nome del settimo nano (Cucciolo) non lo ricorda mai nessuno
Sorrisi Salute settimanale: la memoria. Eolo, Mammolo, Dotto, Pisolo, Gongolo, Brontolo e... Il nome del settimo nano (Cucciolo) non lo ricorda mai nessuno. Con una memoria di ferro non si nasce: "Proprio come un muscolo, si può allenarla per mantenere e potenziare le sue funzioni", dice il professor Virgilio Gallai, direttore del dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Perugia. Questo vale per tutti, anche per gli anziani: "Con l’età, la memoria s’indebolisce perché anche il cervello invecchia. Ma è possibile contrastare questo processo con un esercizio quotidiano". Anche lo stile di vita può pregiudicare la capacità di ricordare: "Ciò che è salutare per l’organismo lo è anche per la memoria: fare attività sportiva, mangiare bene, evitare alcol e fumo. E dormire: quando si è stanchi o stressati, la mente fatica a recuperare le informazioni memorizzate". Come si allena la memoria? "La regola è la stessa per tutti: il cervello ricorda meglio le immagini dei suoni, e quindi piuttosto che ripetere ad alta voce il nome di una persona per fissarlo nel ricordo, è meglio associare quel nome a un’immagine (ad esempio il signor Bianchi a un giglio)", dice Nicola Bonaccini, formatore Easy Learning, società che organizza corsi di tecniche di memorizzazione (www.easy-learning.it). La prova? Se a una festa vi presentano dieci persone, alla fine della serata ne avrete dimenticati i nomi, ma i loro visi avranno un’aria familiare anche dopo giorni. Lo stesso vale per nozioni e date. Provate a non segnare sull’agenda l’appuntamento col dentista: "Per ricordare che è fissato per mercoledì 19 alle 10, pensate che 19 e 10, insieme, formano l’anno della nascita di vostro nonno (1910, appunto)". Come nello sport, l’allenamento varia a seconda dell’età. Ecco tre esercizi suggeriti da Bonaccini. Per i bambini. Per loro è più facile: sono ricettivi e predisposti ad associare il ricordo all’immagine. Fateli giocare al detective: metteteli in una stanza (la scena di un reato) per cinque minuti e, una volta fuori, chiedete di descrivervi la posizione esatta degli oggetti che conteneva. Per gli adulti. Si può lavorare sulla memoria e imparare allo stesso tempo. Ad esempio portando con sé ogni giorno un dizionarietto di inglese e, in metropolitana, memorizzando cinque parole, scelte sulla base di quello che avete intorno. Una volta a casa, basteranno cinque minuti per fare un’auto-test che verifichi se le avete realmente impresse a mente. Per gli anziani. L’importante è non sforzarsi di ricordare informazioni inutili. Fissate quotidianamente nella memoria solo quelle pratiche, ad esempio la lista della spesa, ma anche la sequenza delle carte già uscite in una partita a briscola. Vale la pena di tentare: "Con l’esercizio la capacità mnemonica può aumentare fino al 30-40%", dice Bonaccini.