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 2005  novembre 22 Martedì calendario

Sorrisi Salute settimanale: le merendine. "Avrei fatto meglio a preparargli un sano panino al prosciutto

Sorrisi Salute settimanale: le merendine. "Avrei fatto meglio a preparargli un sano panino al prosciutto...". Chissà quante volte vi sarete detti questa frase, sistemando una merendina nello zainetto di vostro figlio. Se c’è infatti una convinzione diffusa sull’alimentazione dei bambini, è che gli snack confezionati rappresentino un serio motivo di rischio obesità nei più piccoli: per i troppi grassi, le eccessive calorie, le esagerate dosi di zuccheri. Ebbene, sembra arrivato il momento di ricredersi. La Fondazione per lo studio degli alimenti e della nutrizione (Fosan) ha da poco pubblicato un dossier che riabilita le merendine. L’indagine, che ha coinvolto nutrizionisti, dietologi, pediatri e psicologi, ha messo a confronto i "prodotti da forno monodose industriali" (come vengono definite tecnicamente le merendine confezionate) con gli spuntini fatti in casa (pizze, focacce, crostate ecc.). Il risultato? Tutto a favore degli snack, risultati più leggeri da un punto di vista calorico, meno grassi, comunque sani. Calorie e grassi Un’indagine su 1.000 bambini e ragazzi in età compresa tra i 6 e i 15 anni ha dimostrato come i più golosi di pizza e focaccia, per la colazione e la merenda di metà mattina, assumano ogni giorno in media 225-243 calorie contro le 95-122 calorie dei "forti consumatori" di snack industriali. Discorso analogo per i grassi: gli amanti delle merendine tradizionali ne assumono tra i 6,3-6,5 al giorno, i patiti di quelle confezionate si fermano a 3,5 e i 4,5 g. Una merendina apporta 3 g di grassi saturi, una fetta di crostata casalinga addirittura 14. "Questo dimostra come le merendine non possano essere ritenute responsabili di un eccessivo apporto di energia e perciò di sovrappeso", spiega il dottor Amleto D’Amicis dell’Inran, l’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione umana. Principi nutrizionali Le merendine non sono "cibo spazzatura": "Tra i loro componenti troviamo elementi essenziali come carboidrati complessi, proteine nobili, vitamine, calcio e ferro", dice il professor Eugenio Del Toma, anch’egli tra i nutrizionisti che hanno collaborato al dossier della Fosan. "Se prese in giusta quantità e nel quadro di una dieta equilibrata, le merendine non possono avere effetti negativi di nessun tipo". Additivi e conservanti Al contrario di quanto si pensi, gli additivi usati nelle merendine sono naturali: dagli acidi grassi alimentari (che si trovano anche nell’olio d’oliva) alle sieroproteine (che derivano dal latte), al glutine (ottenuto dal frumento). E i conservanti? "Grazie alle nuove tecnologie, le aziende ottengono oggi prodotti capaci di durare nel tempo in tutta sicurezza senza necessità di conservanti", dice Giovanbattista Quaglia dell’Inran.