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 2005  novembre 22 Martedì calendario

Sorrisi Salute settimanale: Acqua minerale. Messaggio per coloro che "L’acqua? Solo quella del rubinetto di casa mia": è giunto il momento di convertirsi alla minerale

Sorrisi Salute settimanale: Acqua minerale. Messaggio per coloro che "L’acqua? Solo quella del rubinetto di casa mia": è giunto il momento di convertirsi alla minerale. buona, sana e fa bene. E poi siete rimasti in pochi: per l’Istat la beve l’88% degli italiani con più di 14 anni. Le donne sono le consumatrici più forti e "sagge": rispetto allo scorso anno ne bevono il 20% in più, e sono capaci di distribuirla lungo tutto l’arco della giornata assai meglio degli uomini. Basterebbero questi dati, resi noti durante un recente convegno organizzato da Federacqua (l’organizzazione che riunisce le industrie delle minerali), per convincere anche il più ostinato dei fedeli del rubinetto. Ma c’è dell’altro. Come dice l’autorevole istituto di ricerca inglese Taylor Nelson Sofres Abacus, "bere acqua è entrato nella cultura del vivere quotidiano". Sentite cosa dice il professor Antonio Boccia, docente di Igiene all’università La Sapienza di Roma: "La minerale fa bene a tutti, senza distinzioni. E poi, grazie alla varietà di tipi esistenti in Italia (almeno dieci, ndr), ciascuno può scegliere quella che più si adatta alle sue esigenze". Ma come individuare quella che fa al caso nostro? "Basta leggere l’etichetta, senza lasciarsi intimorire da tutte quelle voci un po’ oscure: inutile insomma soffermarsi sulle caratteristiche chimiche e fisiche, basta la dicitura sul davanti per capire se un’acqua stimola la diuresi, aiuta la digestione, è indicata nelle diete iposodiche ecc.". Ci saranno pure dei tipi di acque minerali più indicate per determinate categorie di persone. Facciamo un paio di esempi? "Quelle ricche di calcio sono consigliate soprattutto ai bambini o alle mamme che allattano. Quelle con più sodio andrebbero evitate da chi soffre di ipertensione". E a tavola? "Privilegiate le acque oligominerali, che contengono sali minerali e gas disciolti in quantità molto basse. Si accompagnano bene a ogni tipo di alimentazione. E si riconoscono perché sull’etichetta, alla voce ”residuo fisso”, trovate un numero inferiore a 500 mg". Altro dubbio: liscia, effervescente o gassata? Le statistiche dicono che il 70% degli italiani preferisce bere quella liscia. Per tutti gli altri, gli irriducibili delle bollicine, un consiglio: "Occhio a non esagerare con quelle addizionate di anidride carbonica. Dissetano di più, ma provocano acidità e altri piccoli disturbi a livello gastrointestinale". Ci possiamo fidare dell’acqua in bottiglia? "Sì, senza nessun dubbio. E non importa se la bottiglia sia di vetro o PET, il materiale che volgarmente chiamiamo plastica, ma che tale non è. La garanzia di purezza dell’acqua è in entrambi casi totale. L’importante è non esporre mai il contenitore al sole". E cosa accade se superiamo la data di scadenza? "Nulla di preoccupante. A differenza degli altri alimenti, l’acqua continua a essere perfettamente sana e potabile. Perde soltanto le proprietà indicate sull’etichetta".