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 2005  novembre 22 Martedì calendario

Sorrisi Salute settimanale: Paura di volare. Ma quale settimana bianca, quest’anno si va ai Tropici

Sorrisi Salute settimanale: Paura di volare. Ma quale settimana bianca, quest’anno si va ai Tropici. Già, e l’aereo? La sola idea di passare anche solo un paio d’ore a 10.000 metri dal suolo vi terrorizza. Niente paura, siete in buona compagnia: "Il 50% della popolazione mondiale non sopporta di volare", dice Marco Rudan, responsabile dei corsi contro l’aviofobia organizzati dall’Alitalia. "E la metà dei nove milioni di italiani che prendono abitualmente l’aereo ha paura e non lo ammette". E pensare che le statistiche sono tranquillizzanti: secondo il prestigioso Massachusetts Institute of Technology, oggi i viaggi in aereo sono così sicuri che un uomo potrebbe volare ogni giorno per 36.000 anni senza alcun pericolo. I numeri, però, non bastano a far passare la paura. Ma cos’è che la scatena? Prima di tutto, l’ansia. Il fifone dell’aria soffre se deve allontanarsi da casa, si fa dominare dalla "sindrome della cuccia": " preoccupato perché, nel giro di pochissimo tempo, deve lasciare le proprie cose, cambiare città, cibo e abitudini igieniche", spiega Rudan. Tra le cause della paura di volare ci sono anche la scarsa conoscenza degli aerei dal punto di vista tecnico e l’idea di dover affidare la propria vita a un estraneo (il pilota e l’equipaggio in generale), senza poter controllare direttamente la situazione. I momenti più critici per chi ha paura di volare sono quelli del decollo e dell’atterraggio: i sintomi vanno dalla tachicardia alla sudorazione eccessiva, fino - nei casi estremi - agli attacchi di panico. Se poi le condizioni meteorologiche non sono buone, è anche peggio: si salta dalla poltroncina al minimo scricchiolio della cappelliera, non si perde d’occhio l’hostess per poterla chiamare in caso di pericolo. "La situazione peggiora con l’avanzare dell’età. Gli italiani, insomma, non amano staccare i piedi da terra, lo fanno solo se sono costretti", dice Rudan. Ma ecco qualche suggerimento pratico per scacciare la paura: non scegliete il posto vicino al finestrino; attendete l’imbarco cercando di rilassarvi, magari leggendo un libro, ed evitate di bere alcolici; idratate la pelle con salviette umidificate; una volta seduti, respirate a fondo riempiendo l’addome, cercate di non pensare alla lunghezza del viaggio e, in caso di vertigini, tenete ferma la testa. Pensate che anche questi piccoli espedienti su di voi non possano funzionare? Vi serve una bella lezione di coraggio: le compagnie aeree organizzano corsi contro l’aviofobia che nel 90% dei casi risolvono il problema (per quello dell’Alitalia, telefonate allo 06/65635553; per quello della Lufthansa, 049/8979936)."E ricordate: la paura dell’aereo non è una malattia, ma solo un disagio della mente", conclude Rudan, "basta un niente per farla volare via".