Sorrisi e canzoni n. 04 2003, 22 novembre 2005
Sorrisi Salute settimanale: Meningite. In Lombardia, nel 2002, si sono registrati 73 casi di meningite e si è tornato a parlare di questa malattia, che da qualche anno è diventata un po’ più aggressiva
Sorrisi Salute settimanale: Meningite. In Lombardia, nel 2002, si sono registrati 73 casi di meningite e si è tornato a parlare di questa malattia, che da qualche anno è diventata un po’ più aggressiva. Stando ai dati dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 1994 i casi accertati in Italia erano 612; nel 1999 sono saliti a 1.064. Vediamo di capire di cosa si tratta con l’aiuto del dottor Fausto Ticca, del Dipartimento di Medicina Pediatrica-I Divisione Malattie Infettive dell’ospedale Bambino Gesù di Roma. Cos’è un’infiammazione delle meningi, tre strati di tessuto che proteggono cervello e midollo spinale. Chi colpisce Soprattutto bambini (tra i 2 e i 5 anni) e anziani (oltre i 64 anni), il cui sistema immunitario è più vulnerabile agli attacchi batterici. Nei bambini, le conseguenze possono essere più gravi: la malattia può interferire con lo sviluppo del sistema nervoso. I sintomi Febbre alta (intorno ai 40°), rigidità della nuca e della colonna vertebrale, torpore, cefalea, vomito, inappetenza, stato confusionale, convulsioni. La causa Può essere virale o batterica. Nel primo caso è una complicazione di infezioni come herpes o parotiti e non lascia conseguenze. Nel secondo, dipende da germi aggressivi (Emofilo, Meningococco e Pneumococco) e se non curata in tempo può determinare danni permanenti come sordità, epilessia, ritardi nello sviluppo psicomotorio. Il contagio Avviene nei primi 2-3 giorni della malattia. La meningite si trasmette attraverso le vie respiratorie. Occorre quindi fare attenzione a starnuti, tosse e saliva: un batterio che in un bambino può provocare una semplice tonsillite, in un altro può causare meningite. La diagnosi Se tempestiva, evita danni al sistema nervoso. L’apice della malattia si raggiunge in un paio di giorni ed è quindi fondamentale iniziare la cura fin dai primi sintomi rivolgendosi a uno specialista o a un pediatra. Le cure Quando la causa è un virus, si lascia che faccia il suo corso e si attenuano i sintomi (col cortisone, ad esempio). Se a determinarla è un batterio, si ricorre a una cura antibiotica sia per il paziente, sia per chi è stato a stretto contatto con lui. I vaccini Ce n’è uno per ognuno dei tre batteri. Emofilo. Sono sei tipi, ma solo quello b è diffuso in Italia. Il vaccino viene somministrato abitualmente ai bimbi sotto i 5 anni, e fa parte di quello ”esavalente” (che protegge, cioè anche da altre 5 malattie, tra cui poliomelite e pertosse). Meningococco. Ne esistono 13 gruppi. Per il gruppo c, il più diffuso, c’è un vaccino a cui si ricorre solo su consiglio del pediatra. Pneumococco. Ha 92 varianti. I vaccini disponibili sono due: l’eptavalente (copre l’82% dei ceppi), che va somministrato fino ai 5 anni di vita del bambino; il ”23-valente” (copre quasi tutti i ceppi), utile dopo i 5 anni.