Sorrisi e canzoni n.02 2003, 22 novembre 2005
Sorrisi Salute settimanale: Blefaroplastica. Non sempre è colpa dell’età. Palpebre appesantite da borse e rughe colpiscono anche le più giovani, magari a causa di una patologia o di una posizione sbagliata
Sorrisi Salute settimanale: Blefaroplastica. Non sempre è colpa dell’età. Palpebre appesantite da borse e rughe colpiscono anche le più giovani, magari a causa di una patologia o di una posizione sbagliata. Insomma, a tutti gli occhi possono prendere «una brutta piega», compromettendo l’estetica e la salute dello sguardo e del viso. Che fare? Se l’idea di sottoporvi a un intervento di blefaroplastica (quello cioè che corregge le palpebre cadenti e dona un’espressione più giovane) vi fa pensare a complicate operazioni che fanno solo i vip e che possono comportare chissà quali rischi, siete fuori strada. «Oggi c’è una nuova tecnica che si effettua tramite endoscopia, è assai meno invasiva di quella tradizionale e garantisce un risultato più naturale» dice il dottor Carlo Grassi, chirurgo plastico a Montecatini Terme. «Se la blefaroplastica asporta completamente la pelle in eccesso che si appoggia sulla palpebre, con questa tecnica la cute viene ridistribuita su tutta l’arcata «effetto tiraggio», ma tutto più naturale. Come si svolge l’intervento? «Viene praticata una piccolissima incisione sulla sommità della fronte, appena al di sopra dell’attaccatura dei capelli», spiega il dottor Grassi, «attraverso cui viene inserita una sonda ottica e altre micropinze che servono a risistemare sia la pelle sia i muscoli della zona che sovrasta l’occhio». L’operazione dura una quarantina di minuti, è del tutto indolore e si effettua in anestesia locale, in regime di day hospital. Non richiede punti di sutura, non c’è bisogno di tagliarsi i capelli e il primo shampoo può essere fatto già a 72 ore dall’operazione. Perché i primi risultati siano visibili bastano pochi giorni, «appena rientrano i piccoli inconvenienti tipici di ogni intervento come questo, lievi gonfiori o lividi nella zona circostante l’occhio», aggiunge il dottor Grassi. L’importante è dare una mano all’organismo per la completa ripresa: «Consiglio sempre di sottoporsi all’endermology. Si tratta di un breve ciclo di micromassaggi drenanti, effettuati con una particolare apparecchiatura capace di stimolare le cellule sottocutanee che rendono elastica la pelle. Con cinque o sei applicazioni si restituisce tono ai tessuti del viso e si eliminano più in fretta i piccoli gonfiori». Controindicazioni? «Sostanzialmente nessuna, se il paziente è in buona salute. Diverso è il discorso per chi soffre di patologie serie: in questi casi, prima di decidere è sempre necessario consultare un medico di fiducia». Quanto ai costi, si aggirano in media intorno ai 2000 euro. Per saperne di più potete chiamare la Scei, Società di chirurgia estetica italiana, tel 06/8080704. Valentino Maimone