Sorrisi e canzoni n. 38 2002, 22 novembre 2005
Sorrisi Salute settimanale: Ulcera. Una notizia buona e una cattiva. Quella cattiva è che oltre al milione di italiani che soffre di ulcera, c’è un altro milione e 200
Sorrisi Salute settimanale: Ulcera. Una notizia buona e una cattiva. Quella cattiva è che oltre al milione di italiani che soffre di ulcera, c’è un altro milione e 200.000 che ce l’ha e non lo sa. Quella buona è che oggi il 90% dei pazienti guarisce senza il pericolo che l’ulcera ritorni. La spiegazione di tutto si chiama "Helicobacter Pylori". Non è dunque tutta colpa dello stress o dell’alimentazione sbagliata, ma di un germe che si può eliminare con una cura di antibiotici. " una piccola rivoluzione rispetto al passato", dice il prof. Dino Vaira, associato di Medicina interna all’Università di Bologna, "quando i medici prescrivevano una gastroscopia ai primi sintomi di ulcera. Oggi con delle semplici analisi delle feci si può scoprire se l’Helicobacter c’è o no: rispetto a qualsiasi esame endoscopico, non sono invasive e hanno un costo accessibile". In effetti, l’alternativa (il test sul respiro) è più discreto, ma piuttosto caro. Una volta avuti i risultati e scoperta la presenza del batterio, si può procedere in due modi: "In genere, se il paziente ha meno di 45 anni e non soffre di particolari problemi, si prescrive una terapia antibiotica. Dopo 4 settimane, nuove analisi permetteranno di verificare l’effettiva scomparsa dell’’ospite” indesiderato. Se invece il paziente ha superato i 45 anni, è sempre meglio fare anche una gastroscopia: nell’1% dei casi potremmo trovarci di fronte a un cancro e le cure sarebbero ovviamente diverse". Il problema ulcera diventa più complicato quando si è di fronte a soggetti che non presentano nessun sintomo. Questi casi non sono poi rarissimi, visto che ancora non è chiaro il modo in cui il batterio si propaga: se per via area o per via orale. Che fare? "Ho coordinato uno studio decennale specifico presso l’Università di Bologna", continua Vaira, "condotto su mille donatori di sangue (la categoria di persone che si sottopone più spesso ad analisi). I risultati sono stati sbalorditivi: su mille soggetti privi di ogni disturbo, 400 avevano l’Helicobacter. Ben 350 sono stati sottoposti a endoscopia e l’ulcera era presente nel 20% delle persone. Questo dimostra che tutti, almeno una volta ogni tanto, dovrebbero fare un’analisi, anche se non avvertono disturbi di alcun tipo". Un consiglio? "Ai normali esami del sangue e delle urine, aggiungete anche quello delle feci". E a tavola? "Una raccomandazione che dovrebbe valere per tutti, a maggior ragione per chi soffre di ulcera: occhio all’alimentazione. Non serve più ”soffrire” come si faceva un tempo, basta seguire un regime alimentare sano e limitare gli stravizi, il caffè e le sigarette".