Sorrisi e canzoni n. 37 2002, 22 novembre 2005
Sorrisi Salute settimanale: Vitamina C. la regina delle vitamine. La più versatile, la più presente in natura, la più utile
Sorrisi Salute settimanale: Vitamina C. la regina delle vitamine. La più versatile, la più presente in natura, la più utile. Protegge il cuore e l’apparato respiratorio, gli organi della digestione e quelli della riproduzione. Soprattutto, aiuta l’organismo a non invecchiare perché agisce sull’ossidazione delle cellule. Insomma, nessuno può fare a meno della vitamina C. Tutti, chi più chi meno, la prendono. Ma quanti sanno qual è la dose giusta? Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, ogni giorno dovremmo assumere 60 mg di acido ascorbico. Ma diversi studi (tra gli ultimi, una ricerca dell’Università di Cambridge pubblicata sull’autorevole rivista scientifica "Lancet") sostengono l’utilità di aumentare notevolmente questa quantità. Come regolarsi? "Partiamo da un presupposto: la vitamina C è idrosolubile, cioè si scioglie in acqua. Significa che anche grandi dosi non danno problemi, perché il nostro organismo le può smaltire insieme con i liquidi. Diverso è il discorso delle vitamine liposolubili, come la A e la E, che si sciolgono nei grassi e tendono quindi ad accumularsi nel corpo", spiega il prof. Nicola Sorrentino, docente di igiene nutrizionale e crenoterapia presso la scuola di specializzazione in idrologia medica dell’Università di Pavia. "Detto questo, il dubbio sulla giusta quantità da assumere non dev’essere visto come un problema. Basta seguire un regime alimentare equilibrato per assicurarsi il corretto fabbisogno di vitamina C". L’acido ascorbico è infatti praticamente in ogni alimento. Quasi tutta la frutta e la verdura ne hanno in abbondanza: "Soli 100 g di limone o di un qualsiasi altro agrume forniscono 50 mg di vitamina C", continua il prof. Sorrentino, "il melone appena di meno, la fragola perfino di più. Per non parlare dei peperoni: in un etto ci sono addirittura 150 mg di acido ascorbico. E l’elenco è lungo, comprende le verdure a foglia verde, le patate, il peperoncino, i pomodori maturi, il prezzemolo". Il discorso è un po’ diverso per gli anziani, le donne in gravidanza e tutti coloro che si trovano in un periodo di convalescenza dopo una qualsiasi malattia: "Quando l’organismo è debilitato, anche solo per una banale gengivite, può essere utile integrare la quantità di vitamina C. Ma negli altri casi, non c’è bisogno di ricorrerere a sovrappiù: non sarebbero dannosi, ma semplicemente inutili". A proposito di integrazioni: meglio la vitamina C al naturale o quella di sintesi, vale a dire in bustine o compresse? "Il problema non si pone. Anche se io tendo a consigliare di assumerla dagli alimenti, nessuno studio dimostra che quella ”chimica” sia diversa o meno efficace".