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 2005  novembre 22 Martedì calendario

Sorrisi Salute settimanale: Donare il sangue. Gli italiani donano poco sangue. E così alla fine di quest’anno mancheranno 20

Sorrisi Salute settimanale: Donare il sangue. Gli italiani donano poco sangue. E così alla fine di quest’anno mancheranno 20.000 donazioni per soddisfare il fabbisogno nazionale. il dato che emerge da un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità. Siamo "avari" dunque o cosa? "Uno dei problemi è che su questo argomento c’è poca informazione", sostiene la dott. Rita Marinelli, direttore del Servizio di medicina trasfusionale dell’ospedale San Giovanni - Addolorata di Roma. "Da un lato non ci si rende conto di quanto bisogno c’è di sangue: le richieste aumentano di continuo, basti pensare ai progressi che si sono fatti nel settore dei trapianti. Dall’altro si crede ancora che la donazione sia una cosa difficile e pericolosa, quando invece è sempre più semplice e sicura". Anzitutto, chi può fare il donatore? "Nella legge 107/90 si parla di persone ”sane” e in genere si definiscono così coloro che non hanno patologie per cui è necessaria una terapia medica e controlli periodici. Per esempio, chi non ha mai avuto un infarto o altri disturbi cardiovascolari, chi non soffre di epatite cronica e chi non ha mai avuto altre malattie infettive". Se non siete sicuri di essere idonei, non è il caso di preoccuparsi: prima di essere ammessi a donare, dovrete compilare un questionario che serve a informare i medici sulla vostra storia clinica. Quindi, verrete sottoposti a una serie di esami. "In ogni caso, alla fine sarà sempre il medico a decidere", dice la dott. Marinelli. Quanto sangue viene prelevato a un donatore? "Dipende da persona a persona: la quantità standard corrisponde a 450 ml, ma può variare di un 10% a seconda della corporatura della persona. Se si ha una costituzione fisica non così robusta, non si prelevano più di 405 ml, altrimenti si può arrivare fino a 490. Comunque, non si supera mai questo limite". Sicurezza totale e impegno minimo, quindi. Ma a chi bisogna rivolgersi? "Basta andare in uno degli ospedali pubblici della vostra città", spiega la dottoressa, "troverete sempre un centro trasfusionale. Oppure potete rivolgervi alla associazioni di donatori volontari, che si occupano esclusivamente della raccolta. Se lavorate in una grande azienda, ne troverete certamente una all’interno del vostro ufficio. Basta chiedere". Insomma cos’altro si può fare per convincere a donare? "Informarsi il più possibile. Noi del San Giovanni -Addolorata, per esempio, abbiamo deciso di fare un regalo a chi torna a donare per la seconda volta: un piccolo cuore in argento". L’iniziativa si chiama "Donare il sangue ti dona". Per tutte le informazioni, basta telefonare al numero verde 800-213391 nei giorni feriali dalle 9 alle 13.