Sorrisi e canzoni n. 32 2002, 22 novembre 2005
Sorrisi Salute settimanale: Menopausa. Uno studio americano ha annunciato che i rischi della terapia ormonale sostitutiva per la menopausa (HRT) sono maggiori dei vantaggi
Sorrisi Salute settimanale: Menopausa. Uno studio americano ha annunciato che i rischi della terapia ormonale sostitutiva per la menopausa (HRT) sono maggiori dei vantaggi. Estrogeni e progestinici aumenterebbero il rischio di malattie cardiovascolari e di cancro al seno. E, inevitabile, è scoppiata la polemica. La comunità scientifica nazionale e quella europea si sono ribellate: se questa cura viene fatta in maniera corretta su donne che non hanno controindicazioni, il rapporto benefici/rischi è sicuramente a vantaggio dei primi. "La terapia ormonale sostitutiva si chiama così perché ripristina la situazione ormonale precedente alla menopausa", spiega Andrea Genazzani, docente di ginecologia e ostetricia al’Università di Pisa e presidente uscente della Società internazionale di menopausa. "Ma ogni cura è come un vestito, va scelta con attenzione in base alla propria taglia. La terapia insomma va personalizzata. Proprio quello che fanno i medici italiani, tenendo conto della storia individuale della paziente e di quella familiare. Il controllo dello specialista, necessario in soggetti sani e senza nessun precedente, diventa fondamentale nelle donne a rischio, quelle che hanno superato i 60 anni, sono in sovrappeso o hanno avuto problemi di tipo cardiovascolare. In tutti questi casi bisogna dosare i farmaci in maniera opportuna". sulla base di questi argomenti che viene contestato lo studio Usa: "Il 20% delle donne oggetto dello studio americano aveva superato i 70 anni, il 30% era di obese e il 6% aveva già avuto eventi cardiovascolari. E a tutte era stata somministrata la stessa dose di farmaco". Risultati falsati, dunque, e terapia ormonale sostitutiva assolta a pieni voti: "In Italia il tumore alla mammella viene diagnosticato al 4% delle donne, in quelle in cura da cinque anni questa percentuale sale, ma solo al 4,2, per giunta si tratta sempre di tumori non pericolosi (tantomeno mortali), curabili con una banale operazione chirurgica. Stesso discorso per le malattie cradiovascolari. I vantaggi, al contrario, sono tanti: la qualità della vita migliora, i piccoli problemi scompaiono e il rischio di fratture ossee diminuisce". Il consiglio più prezioso? "Rivolgersi al medico per tutti gli accertamenti necessari e farsi elaborare una terapia su misura".