Sorrisi e canzoni n. 29 2002, 22 novembre 2005
Sorrisi Salute Settimanale: Aria condizionata. Tutti la vogliono, tutti (prima o poi) se ne lamentano
Sorrisi Salute Settimanale: Aria condizionata. Tutti la vogliono, tutti (prima o poi) se ne lamentano. Strano destino, quello dell’aria condizionata: è la principale fonte di refrigerio estivo, ma anche la regina dei disturbi all’apparato respiratorio e alle articolazioni. Già, perché la rincorsa del fresco a tutti i costi induce a regolare gli impianti di casa o dell’auto su temperature polari. Con conseguenze nefaste per l’organismo. Eppure non c’è niente di più sbagliato che demonizzare l’aria condizionata. Quando fuori c’è l’afa, è fondamentale creare le condizioni ideali per resistere al gran caldo. In che modo? Anzitutto regolando l’impianto sulla giusta temperatura. Secondo l’Associazione italiana condizionamento dell’aria, riscaldamento e refrigerazione (Aicarr), basta seguire una regoletta infallibile: dividere la temperatura esterna per due e aggiungere dieci. Per esempio, se fuori ci sono 30 gradi: 30:2 = 15 + 10 = 25. Ma una corretta temperatura da sola non basta. essenziale tenere d’occhio l’umidità dell’ambiente: "L’organismo è come un motore: per funzionare ha bisogno di un clima ideale" spiega il dottor Stefano Valli, otoneurologo a Pavia. "L’aria condizionata permette di mantenere il giusto tasso di umidità nell’aria, facilitando la termoregolazione corporea. Al momento di acquistare un impianto, controllate che abbia due manopole: una ”cool”, per raffreddare, e una ”dry”, per deumidificare. Per rendere un ambiente gradevole non c’è bisogno di congelarlo, basta trovare un equilibrio tra fresco e umido". "Sotto i 22° il livello di umidità si riduce drasticamente", aggiunge il professor Marco De Vincentiis, direttore del dipartimento di otorinolaringoiatria, audiologia e foniatria del Policlinico Umberto I di Roma, "e possono insorgere diversi problemi. Chi soffre di allergie, per esempio, si ritrova con le mucose del naso secche, gli occhi rossi e difficoltà di respirazione. Negli ambienti chiusi, poi, sono frequenti gli accumuli di polvere, e per i soggetti allergici la situazione si complica". Di qui la fondamentale importanza dei filtri: " la raccomandazione numero uno e non solo per chi ha lo starnuto facile", continua De Vincentiis, "perché non pulirli spesso, almeno una volta ogni 15 giorni, può essere la causa di affezioni anche gravi, persino la temibile ”legionella”". Qualche raccomandazione anche per chi soffre di malattie reumatiche. "Sotto i 20-24°" spiega il professor Giovanni Minisola, direttore dell’unità operativa complessa di reumatologia, presso l’azienda ospedaliera San Camillo di Roma "insorge una sintomatologia dolorosa a carico delle articolazioni. Cercate poi di non sostare in ambienti climatizzati se siete molto sudati: tenere indosso vestiti bagnati comporta gravi rischi per la colonna vertebrale, la colonna lombare e le spalle".