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 2005  novembre 22 Martedì calendario

Abitano la terra da 5 milioni di anni A causa delle sue abitudini notturne e del suo carattere schivo ed elusivo, l’ornitorinco è stato scarsamente studiato nel passato e a tutt’oggi si conosce ancora poco della sua vita e del suo comportamento allo stato naturale

Abitano la terra da 5 milioni di anni A causa delle sue abitudini notturne e del suo carattere schivo ed elusivo, l’ornitorinco è stato scarsamente studiato nel passato e a tutt’oggi si conosce ancora poco della sua vita e del suo comportamento allo stato naturale. Non è considerato un animale a rischio di estinzione perché le popolazioni naturali sono stabili e largamente distribuite. Tuttavia il suo habitat è sottoposto a crescenti modifiche da parte dell’uomo, con interventi che potrebbero influenzare negativamente le popolazioni di ornitorinchi, mettendone a repentaglio le future possibilità di sopravvivenza. Per esempio, molti fiumi sono oggi soggetti a bruschi cambiamenti nella portata d’acqua che possono provocare l’allagamento delle tane costruite lungo le sponde e l’annegamento dei cuccioli in esse nascosti. Inoltre le sponde dei fiumi, in seguito ad opere di canalizzazione e allo sfruttamento dell’acqua per l’irrigazione dei campi, sono soggette a un’erosione molto più intensa che in passato e hanno subito anche un deterioramento delle fasce di vegetazione naturale sulle rive. Non va sottovalutato infine l’inquinamento e l’impoverimento generale delle acque che potrebbero ridurre la quantità di prede disponibili per gli ornitorinchi. Per tenere sotto controllo la situazione, da circa dieci anni molte popolazioni sono attentamente monitorate dall’Australian Platypus Conservancy, un’organizzazione non governativa che si occupa di promuovere e finanziare progetti di ricerca dedicati alla conoscenza dell’ornitorinco e alla sua tutela in natura. Tuttavia non è facile osservare in natura, e quindi censire, questi timidi mammiferi, di cui di solito si riesce a identificare solo l’increspatura sull’acqua quando emergono per respirare. Per questo motivo l’associazione conduce anche numerose ricerche basate sulla cattura di individui in natura e sul loro successivo rilascio dopo essere stati marcati o dotati di un radio-collare. Grazie a questo tipo di ricerche è stato possibile conoscere numerosi aspetti della vita degli ornitorinchi, come il tipo di spostamenti effettuati dai giovani alla ricerca di nuovi territori e il numero di individui presenti nei corsi d’acqua.