Orazio La Rocca, la Repubblica 22/11/2005, 22 novembre 2005
Dal 22 gennaio 1506, quando, su invito del Papa Giulio II, la guardia svizzera si mise al servizio della Santa Sede, sono quasi passati 500 anni e per la l’esercito papalino si preparano già i festeggiamenti che dureranno sei mesi e culmineranno il 06 maggio del 2006, in ricordo di quel 6 maggio del 1527 quando 147 guardie persero la vita per difendere il Papa durante il sacco di Roma da parte dei lanzichenecchi germanici
Dal 22 gennaio 1506, quando, su invito del Papa Giulio II, la guardia svizzera si mise al servizio della Santa Sede, sono quasi passati 500 anni e per la l’esercito papalino si preparano già i festeggiamenti che dureranno sei mesi e culmineranno il 06 maggio del 2006, in ricordo di quel 6 maggio del 1527 quando 147 guardie persero la vita per difendere il Papa durante il sacco di Roma da parte dei lanzichenecchi germanici. Composta da 110 soldati, la Guardia svizzera pontificia è il più piccolo esercito al mondo. I volontari che vogliono farne parte devono avere almeno 25 anni, essere alti 175 cm ed essere celibi. Succede spesso che dopo il servizio, che dura due anni come minimo, i volontari prendano i voti. La scusa dei festeggiamenti ha inoltre chiarito una delle leggende che circolavano intorno alle divise delle guardie svizzere, cioò che le loro divise fossero state disegnate da Michelangelo. "Buonarroti aveva tanti pregi, ma non era un sarto" dice Christian-Roland Marchel Richard, autore del libro ufficiale della storia dei soldati del Papa.