Il Sole 24 Ore 03/11/2005, pag.1-7 Armando Massarenti, 3 novembre 2005
Nils Barricelli, quell’italiano che spiegò l’evoluzione. Il Sole 24 Ore 03/11/2005. "La migliore confutazione dell’Intelligent Design? La trovate nel lavoro di un italiano, Nils Barricelli (1912-1993): uno scienziato tutto da riscoprire"
Nils Barricelli, quell’italiano che spiegò l’evoluzione. Il Sole 24 Ore 03/11/2005. "La migliore confutazione dell’Intelligent Design? La trovate nel lavoro di un italiano, Nils Barricelli (1912-1993): uno scienziato tutto da riscoprire". Lo storico della scienza, George Dyson, figlio del Nobel Freeman Dyson, ne ha tessuto le lodi al Festival della scienza di Genova, affermando che la miglior risposta agli attuali detrattori dell’evoluzionismo è proprio quella che ne diede Barricelli. Egli costruì un modello matematico che spiegava che l’evoluzione è un meccanismo intelligente di per sé. Non è l’"orologiaio cieco" di Richard Dawkins né ha bisogno di un Disegno superiore. un processo che obbedisce a precise leggi matematiche. Ma non è l’unico motivo per riscoprire Barricelli. "Egli riteneva - spiega Dyson - che la logica dei processi biomolecolari e quella dei computer digitali andassero nella stessa direzione". Un’idea che J. Craig Venter, padre della mappatura del genoma umano, che ha parlato prima di Dyson, ha riempito di nuovi straordinari contenuti raccontando il suo "giro del mondo in cerca di batteri" a bordo della barca Sorcerer II. Un viaggio alla ricerca dei segreti della biodiversità, che prevede la sequenziazione del genoma di un numero immenso di organismi, molti dei quali finora sconosciuti, e che si svolge in concomitanza di due altri ambiziosi programmi di ricerca: quello sul "genoma minimo" necessario alla vita e quello collegato sulla vita artificiale, che prevede la progettazione di geni al computer in grado di fornire direttamente informazioni agli organismi. Se si pensa che Craig Venter, nella sua carriera di scienziato e imprenditore, finora non ha mai fallito un colpo, è bene pensare che anche queste siano idee vincenti per il futuro. Un futuro che getta le sue radici proprio nella storia dei computer, che vede Barricelli protagonista a Princeton insieme nientemeno che a John von Neumann. Nel 1953, l’anno in cui Crick e Watson scoprivano la doppia elica, a Princeton i due matematici realizzavano - spiega Dyson - "sia la prima primitiva "decodifica" genetica sia la prima rudimentale "codifica" del linguaggio dei computer. La previsione di Barricelli era che un giorno questi due linguaggi digitali, traducibili l’uno nell’altro, si sarebbero unificati, e che i codici dei computer sarebbero stati ricompresi in quelli del mondo vivente, fatto di proteine e nucleotidi". Quel sogno sta diventando realtà. "Con Craig Venter - continua Dyson - i tempi sono ormai maturi. Il suo lavoro e quello dei suoi colleghi è fatto di libere traduzioni che vanno nelle due direzioni: dalle sequenze digitali dei computer al mondo reale delle sequenze biomolecolari, e viceversa. Che Venter riesca o no, come si propone, a realizzare artificialmente, entro quest’anno o il prossimo, un organismo vivente, quel che è certo è che modificazioni reali di organismi viventi oggi stanno prendendo piede grazie ai computer digitali. La vita non sarà più la stessa. Darwin ci ha regalato l’Origine delle specie. Von Neumann, Barricelli e Venter forse la Fine delle specie. O comunque l’inizio di qualcosa di diverso". Armando Massarenti