MACCHINA DEL TEMPO DICEMBRE 2005, 22 novembre 2005
Il ballo della metatesi non è il nuovo ritmo latino che spopolerà la prossima estate, ma una reazione organica vitale nell’industria chimica, nella farmaceutica e decisiva per lo sviluppo di plastiche meno aggressive per l’ambiente
Il ballo della metatesi non è il nuovo ritmo latino che spopolerà la prossima estate, ma una reazione organica vitale nell’industria chimica, nella farmaceutica e decisiva per lo sviluppo di plastiche meno aggressive per l’ambiente. Nella motivazione del Nobel per la chimica, l’Accademia svedese ha spiegato che «la metatesi è paragonabile a un ballo di gruppo, in cui le coppie si scambiano». E, in effetti, questa parola greca significa proprio ”cambio di posto”: una reazione in cui sono rotti i legami tra atomi di carbonio (contenuti nelle sostanze organiche) e gli altri elementi - come idrogeno e ossigeno - con tutte le regole di una danza. E, poiché tutta la vita sulla Terra si basa sul carbonio, aver compreso i passi di questo ballo ha aperto la strada alla possibilità di produrre artificialmente, in laboratorio, i composti di carbonio. Questo schiude strade impensate soprattutto nella farmaceutica e nella chimica ”ecologica”, offrendo semplicità d’utilizzo e compatibilità ambientale. I vincitori per quest’importante scoperta sono ben tre, che si aggiudicano equamente un terzo del premio a testa: il francese Yves Chauvin (75 anni), dell’Institut Français du Petrol (Rueil Malmaison), e i due americani Robert Grubbs (60 anni) del California Institute of Technology di Pasadena, e Richard R. Schrock (63 anni), del Massachusetts Institute of Technology di Cambridge. Chauvin fu il primo a spiegare nel dettaglio, nel 1971, il funzionamento della metatesi e anche a individuare quali tipi di composti metallici funzionano come catalizzatori nelle diverse reazioni. Una volta conosciuta la ”danza”, si trattò di sviluppare i catalizzatori. Fu Schrock, nel 1990, a sviluppare un composto metallico che fungeva da catalizzatore. Due anni più tardi, Grubbs sviluppò un catalizzatore ancor più efficace, capace di mantenere la stabilità nell’aria e utilizzabile in molteplici applicazioni. Ora la metatesi è un procedimento indispensabile per l’industria di tutto il mondo.