Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  novembre 22 Martedì calendario

Un bugiardo cronico si riconosce dalla struttura cerebrale: ha più materia bianca nella corteccia prefrontale e meno materia grigia rispetto a chi non è avvezzo alle menzogne

Un bugiardo cronico si riconosce dalla struttura cerebrale: ha più materia bianca nella corteccia prefrontale e meno materia grigia rispetto a chi non è avvezzo alle menzogne. Ricercatori della University of Southern California hanno selezionato 12 bugiardi patologici e 37 soggetti di controllo. Sottoposti a risonanza magnetica funzionale, i bugiardi presentavano il 22 per cento in più di materia bianca nella corteccia prefrontale rispetto al gruppo di controllo. Studi precedenti avevano già rivelato che la corteccia prefrontale, che presiede alla condotta morale, registra un aumento di attività quando soggetti normali mentono. Secondo i ricercatori il risultato si spiega in termini di una relazione diretta tra l’aumento di collegamenti neuronali nella materia bianca (la ”materia pensante”) e la capacità di mentire, che richiede una certa astuzia, spiccata abilità verbale e adulatoria. Un altro fattore gioca a favore dei veri bugiardi: hanno il 15 per cento di materia grigia in meno rispetto alle persone normali. Pertanto avvertono con minore intensità rimorsi e sensi di colpa e non si lasciano sopraffare dalle emozioni.