MACCHINA DEL TEMPO DICEMBRE 2005, 22 novembre 2005
In un futuro non troppo lontano, l’energia solare potrebbe diventare ancor più conveniente. A compiere i primi passi in questa direzione è stato un gruppo di scienziati dell’University of California di Los Angeles (Ucla)
In un futuro non troppo lontano, l’energia solare potrebbe diventare ancor più conveniente. A compiere i primi passi in questa direzione è stato un gruppo di scienziati dell’University of California di Los Angeles (Ucla). Il professor Yang Yang e due suoi collaboratori, Gang Li e Vishai Shrotriya, hanno sperimentato un nuovo tipo di pannello solare in plastica, che potrà sostituire quelli in silicio, indiscutibilmente più costosi. Se il materiale creato nei laboratori dell’Ucla confermasse anche su scala industriale le performance di laboratorio, il vantaggio sarebbe enorme. La plastica, infatti, abbatterebbe i costi di un pannello (che rappresentano oltre il 50 per cento della spesa) di oltre l’80 per cento. I primi dati sono comunque molto incoraggianti. Il lavoro del professor Yang è stato pubblicato su ”Nature materials” e le prestazioni dei prototipi sono state certificate dalla National Renewable Energy Laboratry, l’equivalente statunitense dell’Enea. La cella solare dell’Ucla è composta da un singolo strato di polimero facilmente reperibile sul mercato.