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 2005  novembre 21 Lunedì calendario

Partito dalla base russa di Plesetsk lo scorso 8 ottobre, Cryosat, il nuovo satellite dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) è invece precipitato nell’Artico a pochi minuti dalla partenza, e quella che vedete a destra, realizzata al computer, è solo un’immagine virtuale del satellite in orbita che in realtà non vedremo mai

Partito dalla base russa di Plesetsk lo scorso 8 ottobre, Cryosat, il nuovo satellite dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) è invece precipitato nell’Artico a pochi minuti dalla partenza, e quella che vedete a destra, realizzata al computer, è solo un’immagine virtuale del satellite in orbita che in realtà non vedremo mai. Il Cryosat avrebbe dovuto monitorare da 720 chilometri di altezza lo scioglimento dei ghiacciai artici e antartici e il suo effetto sui mari, che potrebbero arrivare ad alzarsi di 60-70 metri nell’ipotesi di totale scomparsa dei ghiacci. La missione, costata 135 milioni di euro, potrebbe anche essere ritentata, ma in questo caso sarà necessario il consenso degli stati membri e del comitato dell’Esa per la programmazione.