MACCHINA DEL TEMPO OTTOBRE 2004, 21 novembre 2005
Fede e arte Due vedute dell’abbazia di Monte Oliveto Maggiore, in provincia di Siena. Fondata da un nobile senese nel 1319, è la sede dei benedettini olivetani, una delle tante congregazioni che nel Medioevo vollero riformare la Regola formulata dal padre del monachesimo occidentale
Fede e arte Due vedute dell’abbazia di Monte Oliveto Maggiore, in provincia di Siena. Fondata da un nobile senese nel 1319, è la sede dei benedettini olivetani, una delle tante congregazioni che nel Medioevo vollero riformare la Regola formulata dal padre del monachesimo occidentale. Particolarmente devoti alla Madonna, gli olivetani hanno sempre avuto una spiccata sensibilità per il mondo della cultura. L’abbazia è colma di opere d’arte: il chiostro è affrescato con le Storie di ”San Benedetto” di Luca Signorelli e del Sodoma. La biblioteca, a tre navate come una basilica, custodisce 45 mila volumi, tra cui rari incunaboli, cinquecentine, codici miniati, pergamene e manoscritti. chiusa per i numerosi furti subiti, mentre si può visitare l’Istituto di Patologia del libro, uno dei più importanti laboratori di restauro di testi antichi.