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 2005  novembre 18 Venerdì calendario

Frigerio Gianstefano

• Nato a Cernusco sul Naviglio (Milano) il 4 dicembre 1939. Politico. Deputato. Di Forza Italia. «[...] A Roma Frigerio è un pezzo grosso: membro della commissione Difesa, componente della delegazione parlamentare presso l’assemblea Nato, autore di preoccupate dichiarazioni sui diritti civili in Turchia e in Bosnia e sulle banlieues parigine. Della sua vicenda giudiziaria si è interessata in passato la giunta per le elezioni presieduta da Antonello Soro (Margherita), ma dell’interdizione dai pubblici uffici nessuno sa niente. Caso unico al mondo: un deputato interdetto dal voto che decide sulle più importanti leggi dello Stato. Un interdetto che conta parecchio. In Forza Italia Frigerio è stato [...] nominato responsabile dei Dipartimenti, una scatola vuota che però gli permette di partecipare al ristretto coordinamento nazionale del partito azzurro. In Lombardia e a Cernusco sul Naviglio, la sua città natale, si comporta da padrone del partito, commissario di Forza Italia. Un ras abituato a comandare. Uno che su carta intestata della Camera richiama all’ordine il sindaco del comune milanese: ”Riprenda la via maestra della politica, che non si svilisce in personalismi da cortile. Basta con i boatos strapaesani, le ripicche, i tentativi maldestri di costruire maggioranze alternative”. Con una violenta conclusione: ”Solo io decido i comportamenti e la linea del partito”. Ma Frigerio è anche un politico a sovranità limitata. Interdetto dal diritto elettorale, fatto nuovo venuto alla luce [...] quando in vista dei referendum sulla fecondazione il Comune di Cernusco, dove Frigerio risiede, ha fatto richiesta al Tribunale di Milano di conoscere lo stato di esecuzione della pena. condannato per complessivi sei anni e cinque mesi per reati vari, concussione, corruzione, ricettazione, finanziamento illecito. Era segretario regionale della Dc ai tempi di Tangentopoli, fu accusato di partecipare ai comitati d’affari e di aver ricevuto una tangente di 150 milioni da Paolo Berlusconi per la discarica di Pontirolo. Per sua fortuna, la famiglia di Arcore non lo ha mai abbandonato. ”Il Giornale” di Paolo Berlusconi pubblica ogni settimana le sue pensose analisi sulla Turchia nell’Unione europea, la riforma dell’Onu e il centrismo degasperiano. Silvio ha fatto di più. Nel 2001 lo ha candidato in una regione lontana dalla Lombardia, la Puglia, nella lista bloccata della proporzionale, con l’elezione garantita. Come se non bastasse, per renderlo irriconoscibile, sulla scheda risultava con un altro nome di battesimo: l’anonimo Carlo. Sarebbe passato inosservato se Antonio Di Pietro non avesse lanciato l’allarme. Ad accorgersene, furono i carabinieri di Cassano d’Adda che lo arrestarono il 31 maggio 2001 in esecuzione della pena passata in giudicato. Frigerio era stato proclamato deputato il giorno prima. Neppure il tempo della foto di rito: sul sito della Camera al posto del suo volto per due anni è rimasto uno spazio bianco, sulla ”Navicella”, il libro con le foto e le biografie dei parlamentari, è stata ripescata un’immagine di repertorio. Con qualche incertezza sul titolo di studio: sulla ”Navicella” è diplomato in ragioneria e dirigente d’azienda, su Internet laureato in lettere e scrittore. Finito agli arresti domiciliari, nel 2002 è stato assegnato ai servizi sociali, fino al 3 agosto 2004, giorno in cui ha finito di scontare la pena ed è scattata la pena accessoria, l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni: fino al 2009. Un deputato abusivo [...]» (Marco Damilano, Peter Gomez, ”L’espresso” 24/11/2005).