MACCHINA DEL TEMPO NOVEMBRE 2004, 18 novembre 2005
Che bravi attori! Tutti gli androidi del cinema Maria da METROPOLIS di Fritz Lang (Germania, 1927) L’alter ego robotico di Maria non è il primo robot del cinema (che appare nel film di George Mèliés, Gugusse et l’automaton, del 1897) ma è senz’altro il primo a divenire un’icona
Che bravi attori! Tutti gli androidi del cinema Maria da METROPOLIS di Fritz Lang (Germania, 1927) L’alter ego robotico di Maria non è il primo robot del cinema (che appare nel film di George Mèliés, Gugusse et l’automaton, del 1897) ma è senz’altro il primo a divenire un’icona. Creato da uno scienziato per istigare alla rivoluzione gli operai oppressi d’una futuristica megalopoli, fu simbolo dell’Espressionismo tedesco. Il film, del tedesco Lang, fu una produzione ciclopica: 7 milioni di marchi, 620mila metri di negativo, oltre 2 ore di durata. La versione originale andò perduta: oggi si trova soltanto un’edizione restaurata di circa 87 minuti. Gort da ULTIMATUM ALLA TERRA di Robert Wise (The day the Earth stood still, USA, 1951) «Klaatu, Barada, Nikto» sono le parole pronunciate dalla protagonista per risvegliare il temibile Gort e salvare la vita all’alieno Klaatu, messaggero di pace venuto dalle stelle. Diretto dall’inglese Robert Wise, il film è un monito contro i pregiudizi e la smania di potere umani. Robby il robot da IL PIANETA PROIBITO di Fred McLeod Wilcox (Forbidden Planet, USA, 1956) Un film con un robot famosissimo: Robby, forte e abile servitore metallico (parla 187 lingue) dell’oscuro professor Morbius. Robby è anche il primo robot della storia del cinema a seguire (anche se non è apertamente dichiarato) le Leggi della Robotica: non può nuocere ad alcun essere umano e a nessun tipo di creatura vivente. Il robot riscosse un buon successo: interpretò un altro film e fu ospite a Lascia o raddoppia? di Mike Bongiorno. Il cavaliere nero da IL MONDO DEI ROBOT di Michael Crichton (Westworld, USA, 1973) Un gigantesco parco divertimenti, dove automi simili agli umani interagiscono coi visitatori: un malfunzionamento li manda in tilt trasformandoli in killer. Scritto e diretto dal famoso scrittore americano, il film s’avvale di uno strepitoso Yul Brinner. C1-P8 e C3-PO da STAR WARS di George Lucas (Usa, 1977) Personaggi fissi nella saga di Lucas sono una coppia di Gianni e Pinotto spaziali: involontariamente comici, sono i ferrivecchi più noti della celluloide. I NEXUS 6 da BLADE RUNNER di Ridley Scott (USA, 1982) Quando il confine tra carne e circuiti diventa così labile da essere impalpabile. Gli androidi del capolavoro di Scott restano la rappresentazione più inquietante che il cinema ha regalato al robot. Umani, troppo umani, angosciati dalla breve durata della loro vita, gli androidi ribelli ci conducono nell’abisso delle nostre paure. Curiosità: il noto monologo di Rutger Hauer («Ho visto cose che voi umani...»), fu scritto dall’attore e proposto a Scott la notte in cui dovevano girare l’ultima scena del film. Terminator da TERMINATOR di James Cameron (USA, 1984) Il cyborg è un ibrido uomo-macchina: il Terminator interpretato da Schwarzenegger potrebbe esserlo, visto che è una macchina mascherata da umano? Data da STAR TREK - THE NEXT GENERATION (USA, 1987-1993) Ufficiale sotto il capitano Picard a bordo dell’Enterprise, l’androide Data possiede un cervello positronico (come i robot di Asimov) e l’incapacità di nuocere agli esseri viventi. Ma soprattutto insegue un sogno: diventare sempre più umano. Andrew Martin da L’UOMO BICENTENARIO di Chris Columbus (Bicentennial man, USA 1999) Il primo racconto robotico di Asimov sul grande schermo. Robin Williams è un robot che, in 200 anni, lotta per diventare umano. David da A. I. di Steven Spielberg (A. I. Artificial Intelligence, USA, 2001) David, 11 anni, ama disperatamente sua madre: ma è solo un androide inventato per le coppie senza figli. Da un’idea di Stanley Kubrick, un intenso ritratto di robot. Un triste memento: il film mostra che tra duemila anni le Twin Towers sono ancora intatte.