17 novembre 2005
Joana Marin, di anni 41, giunta in Italia dalla Romania all’inizio di novembre, al nono mese di gravidanza
Joana Marin, di anni 41, giunta in Italia dalla Romania all’inizio di novembre, al nono mese di gravidanza. S’era stabilita a Enna, in casa dei coniugi Pirrera Rachela, casalinga di 54, e Scevole Giovanni, pensionato di anni 61, dove faceva la badante per la madre ottantenne di lei. Una decina di giorni fa, temendo che all’ospedale l’avrebbero rispedita in patria, si lasciò aiutare dalla datrice di lavoro a espellere la bimba che teneva in grembo. Finito il travaglio, qualcuno prese la piccola per i piedini e la infilò in una pentola d’acqua che bolliva sul fuoco. Dopo di che, chiusa in una busta di plastica nera, l’ebbe in mano lo Scevole, che se ne liberò gettandola in un cassonetto fuori città. Nella mattina di giovedì 10 novembre, in un cassonetto lungo la strada che porta al lago di Pergusa, Enna.