Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  novembre 16 Mercoledì calendario

L’Agenzia del Demanio è diretta da Elisabetta Spitz, "moglie del centrista Marco Follini (...) Elisabetta Spitz però non gradisce che si faccia cenno ai suoi legami parentali ("Vige la separazione delle carriere", è il massimo della confidenza che arriva da via Due Macelli)

L’Agenzia del Demanio è diretta da Elisabetta Spitz, "moglie del centrista Marco Follini (...) Elisabetta Spitz però non gradisce che si faccia cenno ai suoi legami parentali ("Vige la separazione delle carriere", è il massimo della confidenza che arriva da via Due Macelli). Di più, fa dell’invisibilità un punto fermo. Una delle più recenti apparizioni a fianco del marito risale a un anno fa, per l’inaugurazione della Casina Valadier a Roma. Di lei si riesce a sapere che è romana, di origini austriache, architetto, ha una figlia adottiva di 12 anni e un cognome che in italiano vuol dire ’appuntito’. Il suo queen maker è Vincenzo Visco: fu lui, nell’aprile 2000, ad assegnarle l’incarico al demanio (con uno stipendio tale da provocare un’interrogazione parlamentare da parte dei centristi Volontè e Tassone). Si dice che abbia un temperamento di ferro: irreprensibile, ma duro. E, soprattutto, riservato. Un esempio? Il picco confidenziale di un’intervista col Sole 24 Ore. Alla domanda: "Elisabetta Spitz parla di Elisabetta Spitz?", rispose: "Potrebbe farlo, ma c’è poco da dire. Se vuole un commento, Elisabetta Spitz mette al primo posto la famiglia". Puntuta, come il suo nome" (Susanna Turco)