MACCHINA DEL TEMPO DICEMBRE 2004, 16 novembre 2005
Cominciamo dal fatto che Susanna Schimperna, nel suo ultimo libro, Perché gli uomini mentono, appena pubblicato da Mondadori, se la prende per 190 pagine con gli uomini che dicono bugie e poi rimprovera la sua ultima fiamma per non averle mentito abbastanza
Cominciamo dal fatto che Susanna Schimperna, nel suo ultimo libro, Perché gli uomini mentono, appena pubblicato da Mondadori, se la prende per 190 pagine con gli uomini che dicono bugie e poi rimprovera la sua ultima fiamma per non averle mentito abbastanza. Mdt - Ce lo spiega? «Dico solo che se una volta si dice una bugia, poi bisogna continuare a mentire. Per onestà intellettuale». MdT - Ecco spiegata la ragione per cui uomini e donne (sottolineo: ”donne”) per riuscire a stare insieme devono raccontarsi un sacco di frottole. «Ma questo non è vero, questa è un’idea tipica di voi uomini. Conosco bene la teoria maschile: negare, negare sempre, negare persino l’evidenza. Ma non vi rendete conto dell’affronto che in questo modo fate alle donne? Che le bugie non vi eviteranno affatto, prima o poi, di essere scoperti?». MdT - Con la verità, di essere scoperti, abbiamo la certezza. «Voi uomini dovreste essere coraggiosi. Chi dice la verità può avere sorprese meravigliose. Vuol mettere l’orgoglio di essere accettati per quello che si è, per quello che si pensa veramente? Tu, uomo, mentendo spingi la tua donna ad amare qualcuno che non esiste. Questo qualcuno è un altro da te. Dunque spingi la tua donna ad amare un altro. Chi mente, in pratica, spinge la sua donna a commettere adulterio senza saperlo, a dare il suo amore a un uomo diverso da quello con cui crede di stare!» MdT - Complicato. La verità non è più semplice? Da centomila anni - cioè più o meno da quando l’homo sapiens circola sulla Terra - ci diciamo bugie a tutto spiano. «Ma adesso non è più come una volta. Guardi, posso ammettere che una volta ci fossero dei buoni motivi per mentirsi vicendevolmente. Motivi di ordine sociale, voglio dire. Oggi quel tipo di rapporto tra uomo e donna - continuiamo ad adoperare la parola ”sociale” per brevità - è totalmente cambiato. Che senso ha il tipico comportamento maschile, per esempio quello di negare sempre, di negare addirittura l’evidenza?» MdT - Questa - che gli uomini teorizzino il negare sempre, il negare anche l’evidenza - è una tipica ossessione femminile. Gli uomini non negano l’evidenza, offrono solo - smorzando un poco la verità, rendendola meno devastante - la possibilità di continuare a vivere. Offrono uno spazio di trattative... «Ma quale trattativa. Uomini e donne nel rapporto sono oggi sullo stesso piano, quindi mettono in conto un’assoluta sincerità reciproca. Non ci si aspetta forse da un amico che ci dica sempre la verità? Ma senta: in un’epoca in cui abbiamo superato quasi tutti i tabù, in cui siamo capaci di accettare i figli dei precedenti matrimoni, in cui non facciamo caso ai rapporti sentimentali che ci sono stati prima di noi (lo dico perché in altre epoche su queste cose si facevano questioni enormi, pensi ai neomariti che dovevano esporre il lenzuolo con la macchiolina di sangue per far sapere a tutti che la sposina non gli aveva mentito ed era arrivata alla prima notte vergine) ebbene in un’epoca come questa abbiamo paura di una cosa semplice, chiara, onesta e indiscutibile come la verità? Che cosa è così spaventoso, nella verità, da non farcela raccontare? MdT - Lei sa che almeno dopo un certo numero di anni il tradimento è pressoché necessario... «Non ne sarei tanto sicura...». Via, le statistiche dicono che più o meno il 70 per cento degli uomini e delle donne tradiscono o hanno tradito il proprio partner. C’è di mezzo anche una questione biologica... «Sarebbe?» Per migliorare la specie, la Natura ha fatto sì che le femmine di homo sapiens si stanchino del proprio compagno in media dopo tre anni e vadano a cercare qualcun altro con cui far figli... «Questo sarà stato vero nell’età della pietra, oggi è tutta un’altra cosa, si fanno i figli col contagocce. La questione non è il far figli, ma l’amore, dato che uomini e donne, sia pure in una situazione socialmente mutata, si corrono dietro l’un l’altro esattamente come una volta, si innamorano, si tradiscono...» MdT - In ogni caso, il tradimento può essere una storia di poco conto, o una storia significativa ma di cui si sa che avrà fine. Che senso ha devastare un rapporto di coppia raccontando un fatto che alla fine è addirittura privato? Dire la verità in casi simili significa scardinare - magari per una cosa di poco conto - un rapporto importante. «Va bene, ammettiamo pure che la bugia è uno dei fondamenti della vita di coppia. Ma io le chiedo: oggi ci sono molte coppie felici?». MdT - E io le rispondo: se queste coppie fossero sincere sarebbero più felici? «Forse sì. Si farebbe piazza pulita del sospetto. Non ci si dovrebbe imporre di continuo di far finta di niente. La felicità non può avere come fondamento l’ipocrisia. Sarà magari una via più faticosa, o addirittura più dolorosa: ma i problemi e le difficoltà vanno affrontati insieme». MdT - Si ricorda Massimo Troisi che in un film dove tutti gli raccontavano di avere visto la fidanzata con l’amante, si lamentava: «Ma perché siete così sinceri, queste sono cose che si dicono alle spalle, su cui si spettegola, non che si raccontano alla prima occasione»? «Bella gag. Resto dell’idea che dire la verità, anche la più sgradevole, è comunque meglio che dire una bugia, anche una bugia-capolavoro. Una donna, se si sente dire la verità, magari soffre, ma è onorata dell’apertura mentale, della stima, della richiesta di complicità che le si chiede». MdT - Mi spiega perché parla solo delle bugie degli uomini? Secondo lei le donne non mentono? «A dire la verità secondo un sondaggio il 42 per cento degli uomini dice bugie rispetto al 36 delle donne. MdT - Bah, mi pare un sondaggio molto poco credibile. Intanto perché ci dice che il 58 per cento degli uomini e addirittura il 64 per cento delle donne sarebbe sincero. Una cifra enorme! Gli intervistati di questo sondaggio saranno stati sicuramente dei bugiardi... «Ammetterà però che le donne dicono meno bugie degli uomini, che hanno più coraggio per la verità? O non conosce le donne? E dicono bugie diverse, bugie che nella maggior parte dei casi hanno il solo scopo di evitare discussioni con il marito. MdT - Le donne mentono solo per sfuggire alle vessazioni degli uomini? Via, non può essere così se non altro per una questione geometrica: se cento uomini sono infedeli saranno infedeli con altrettante donne. Ma non c’è poi un fascino nella bugia? «Sì, questo lo ammetto, ci sono dei bugiardi affascinanti, che raccontano storie fantasiosissime, roba che le donne, in genere, non sarebbero mai in grado di fare. Fellini era uno di questi. Un altro era mio padre, che raccontava storie pazzesche. Simpatici, ma impediscono alla persona che gli sta vicino di conoscerli davvero. Vede, se non si può credere alla persona che ci sta vicino, non la si conoscerà mai. E le dico questo, sapendo che anche la verità è un fatto relativo, uno spazio pieno di zone d’ombra. Ma lo sforzo per farsi capire, per farsi conoscere in una coppia deve essere fatto. E su questo, ne sono convinta, gli uomini sono molto più manchevoli delle donne». Mdt - Non mi chiederà adesso di lasciarle ritoccare le foto? «Perché no? Quella non sarebbe una vera bugia.............»