MACCHINA DEL TEMPO GENNAIO FEBBRAIO 2005, 15 novembre 2005
Alfred Kinsey, nome oscuro ai più, è adesso celebrato con un film e con un romanzo. Nel film-biografia dal titolo Kinsey, sottotitolo Parliamo di sesso, diretto da Bill Condon, lo scienziato è interpretato da Liam Neeson (mentre sua moglie Clara è Laura Linney): «Grazie a Kinsey possiamo parlare di sesso» dice Neeson
Alfred Kinsey, nome oscuro ai più, è adesso celebrato con un film e con un romanzo. Nel film-biografia dal titolo Kinsey, sottotitolo Parliamo di sesso, diretto da Bill Condon, lo scienziato è interpretato da Liam Neeson (mentre sua moglie Clara è Laura Linney): «Grazie a Kinsey possiamo parlare di sesso» dice Neeson. «Possiamo usare parole come masturbazione, possiamo dire pene e vagina senza che nessuno si scandalizzi». Lo zoologo che portò rivoluzione e scandalo nell’America perbenista degli anni Quaranta sta però scatenando reazioni identiche nell’America del 2004, dove la destra cristiana ha scatenato una feroce crociata contro il film. Spiega Condon: «Le forze che vorrebbero tornare al pre-Kinsey sono ancora in armi. Ancora oggi, per molti, l’idea che nella sessualità umana ci sia un grande spettro di comportamenti e che qualcuno possa masturbarsi tre volte alla settimana senza essere perverso, resta difficile da digerire. La campagna elettorale di Bush è stata tutta basata su queste paure». Insieme al film, è destinato a far discutere anche un libro: Doctor Sex, l’ultimo romanzo di T. Coraghessan Boyle. Qui la vita dello scienziato è ricostruita attraverso gli occhi dello studente John, che adora il ”Prok” e per lui si immola di continuo accettando senza discutere gli incarichi più assurdi. Una volta, per esempio, è costretto a rinchiudersi in un armadio con Kinsey e un altro collega per spiare i traffici di una prostituta.