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 2005  novembre 15 Martedì calendario

Non tutti i popoli festeggiano il Capodanno nella nottata del 31 dicembre. Lo Yom Kippur, ovvero il Capodanno ebraico, si celebra in autunno per rievocare la creazione dell’uomo ed è il primo dei «dieci giorni del pentimento e del ritorno dalla strada sbagliata»

Non tutti i popoli festeggiano il Capodanno nella nottata del 31 dicembre. Lo Yom Kippur, ovvero il Capodanno ebraico, si celebra in autunno per rievocare la creazione dell’uomo ed è il primo dei «dieci giorni del pentimento e del ritorno dalla strada sbagliata». Il decimo giorno è detto del Kippùr. Il Capodanno e i nove giorni successivi servono per la preparazione al Kippùr: se in quel periodo il fedele mostra un pentimento sincero, ottiene la cancellazione delle colpe. Il rito prescrive agli ebrei un digiuno totale per 25 ore, da trascorrere nelle sinagoghe, ascoltando antiche melodie e le parole dei profeti Giona e Isaia. Il Bonn Chaul Chhnam, il Capodanno cambogiano, si festeggia per tre giorni a metà aprile, offrendo doni alle divinità degli altari domestici e dei templi. La Festa della Primavera, la Bonn Chroat Preah Nongkoal, detta anche Festa dell’Apertura del Sacro Solco, si svolge subito dopo Capodanno, tra aprile e maggio. Nell’antichità il giorno veniva stabilito dagli astrologi in base a un rituale: quando il tempo era propizio il re tracciava il primo solco nella risaia sacra, lo seguiva la regina che gettava i semi e dava così avvio alla stagione delle piogge. Ancora oggi la cerimonia si ripete, con i sovrani impersonati da gente qualunque. Il popolo recita preghiere, quindi conduce le vacche sacre davanti a sette mangiatoie colme di cibi. Dal cibo scelto dalle vacche, si prevedono prosperità o disgrazie. In Vietnam la festa del Tet (fine gennaio-inizio febbraio) segna l’inizio del nuovo anno lunare e l’avvento della primavera. Dura dai tre ai cinque giorni: per tutto il periodo le famiglie si riuniscono davanti a grandi banchetti, mentre il primo giorno del Tet gruppi folcloristici eseguono nelle strade le danze del leone o dell’unicorno. I musulmani non hanno il concetto di un loro Capodanno. Naturalmente esiste, si chiama Ras as-Sana ed è il primo del mese di Muharam che è il primo dei mesi dell’anno musulmano. L’anno musulmano è un anno lunare. Il Profeta Maometto abolì il sistema preislamico di raddoppiare ogni quattro anni un mese per far coincidere l’anno lunare con l’anno solare. Per questo, da 1500 anni, l’anno lunare dell’Islam inizia sempre un po’ prima di quello solare. Il Capodanno non è tra le feste principali per i musulmani, ma rappresenta un’occasione di allegria da condividere davanti a un piatto di cous-cous, agnello, pinoli e datteri.