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 2005  novembre 15 Martedì calendario

Grazie agli effetti speciali hollywoodiani, Steven Spielberg è riuscito a ricreare i dinosauri di 65 milioni di anni fa, stuzzicando la nostalgia degli spettatori per un mondo ormai scomparso con i suoi abitanti

Grazie agli effetti speciali hollywoodiani, Steven Spielberg è riuscito a ricreare i dinosauri di 65 milioni di anni fa, stuzzicando la nostalgia degli spettatori per un mondo ormai scomparso con i suoi abitanti. Ma in realtà, per nostra consolazione, non tutto è andato perduto: ci sono forme di vita comparse in epoche preistoriche e ancora sane e vitali a tutt’oggi. Fin dalla loro prima apparizione sulla Terra, alcune creature hanno dimostrato di essersi tanto ben adattate al proprio ambiente da non aver avuto bisogno di ulteriori modifiche, conservando così lo stesso aspetto che avevano milioni di anni fa. Gli squali, per esempio, sono comparsi nel Devoniano, ben 400 milioni di anni fa, e da allora non sono praticamente più cambiati. Oltre ai ben noti e temuti squali predatori, esistono però numerose altre specie dall’aspetto assai più curioso e preistorico che appartengono all’ordine dei Batoidei. Per approfondire e diffondere le conoscenze su questi abitanti dei mari, il Museo Zoologico di Avellino organizza dal 2 al 22 gennaio una mostra intitolata ”Il pesce chitarra arcuato Rhina ancylostoma”. Verranno in quell’occasione presentate le ultime acquisizioni del museo: un individuo tassidermizzato e una mandibola di pesce chitarra arcuato provenienti dal Vietnam, che vanno ad arricchire ulteriormente la collezione di Squalomorfi visitabile presso il museo. Dagli squali testa di toro zebra allo squalo tigre, ai gattucci del Mediterraneo. Grazie a questa mostra si potranno inoltre individuare le differenze tra i vari ordini di Elasmobranchi. I Batoidei vivono sui fondali, hanno corpo schiacciato e pinne pettorali espanse, che conferiscono loro un nuoto aggraziato e simile al volo. Non sono aggressivi e si nutrono di piccole prede. I Selacoidei, al contrario, sono veloci predatori con un corpo affusolato e una coda molto sviluppata, che fornisce la propulsione necessaria per inseguire prede di grossa taglia. Come lo squalo di Spielberg, appunto.