Giancarlo Fisichella, ཿLa Gazzetta dello Sport 15/11/2005;, 15 novembre 2005
«Quando ero un adolescente c’erano diversi posti, nella periferia della mia città, dove si correvano gare clandestine e pericolosissime
«Quando ero un adolescente c’erano diversi posti, nella periferia della mia città, dove si correvano gare clandestine e pericolosissime. Io lo sapevo e, in qualche occasione, le ho viste fare. Era difficile resistere, ci si incontrava in tanti con le macchine messe assieme in qualche modo. Ma c’era una brutta atmosfera, niente di sportivo e perfino poco divertimento. Potevo caderci anch’io, mi ha salvato il fatto che la passione per le corse ha molto presto lasciato la strada a vantaggio della pista» (Fisichella).