(Gianfranco Morra a proposito del saggio di Lorenzo Benadusi Il nemico dell’uomo nuovo, Libero 3/11/2005., 3 novembre 2005
Mussolini Mussolini fu tollerante con i gay, dato che ne mandò al confino solo 300, cifra che appare davvero modesta se paragonata ai 50 mila di Hitler (di cui 15 mila morti)
Mussolini Mussolini fu tollerante con i gay, dato che ne mandò al confino solo 300, cifra che appare davvero modesta se paragonata ai 50 mila di Hitler (di cui 15 mila morti). Si sa poi che di tutti gli altri confinati per ragioni politiche, 88 erano anche gay, e che fama di gay avevano Filippo d’Assia (gerarca sposato a una figlia del re, beccato in un cinema mentre toccava uno spettatore), lo stesso principe Umberto, di cui si diceva che incontrasse in piscina Carnera, Jean Marais e Luchino Visconti, il segretario del partito Augusto Turati, accusato dal suo nemico Farinacci di aver chiesto dei maschietti in una casa d’appuntamenti e spedito per questo a Rodi, il suo successore Giovanni Giuriati, imputato di aver trasformato Montecitorio in un ”covo di pederasti” e degradato dopo aver espulso dal Pnf 200 mila iscritti considerati indegni, e addirittura il successore di Giuriati, cioè il celebre Starace, su cui Mussolini aveva un dossier assai ricco che ne documentava la vita gay. Però Mussolini non ci credeva: Starace aveva fatto bruciare la poltrona dove s’erano seduti i suoi predecessori ed esibiva un’attitudine machista che gli costò, all’inverso, una quantità di sfottò dai posteri. Vale la pena ricordare che l’articolo 528 del codice Rocco prevedeva da sei mesi a tre anni per il reato di omosessualità, elevabili a cinque in caso di scandalo, pederastia, prostituzione, ecc.