MACCHINA DEL TEMPO MARZO 2005, 14 novembre 2005
Ogni festa ha il suo dolce e Carnevale conferma l’estrema varietà della cucina italiana. Regine incontrastate sono le frittelle che, a seconda delle zone, assumono le forme e gli aromi più diversi
Ogni festa ha il suo dolce e Carnevale conferma l’estrema varietà della cucina italiana. Regine incontrastate sono le frittelle che, a seconda delle zone, assumono le forme e gli aromi più diversi. Si va dalle bugie di Ivrea (nella foto), aromatizzate con uno spruzzo di grappa, brandy o vino, alle sfrappole di Cento, insaporite con liquore d’anice e coperte di zucchero a velo. Le frappe di Fano sono impastate col vino bianco frizzante (succo d’arancia nella versione per bambini), le carteddate di Putignano passate nel vincotto o guarnite col miele, così come le zeppole di Mamoiada, impastate con liquore secco e zafferano.