Sole 24 ore, lunedì 31 ottobre, pagina 13, Cristina Battocletti e Flavia Paone, 11 novembre 2005
Monte dei pegni. Cresce il numero di persone che si rivolge agli istituti di credito che erogano prestiti su pegno
Monte dei pegni. Cresce il numero di persone che si rivolge agli istituti di credito che erogano prestiti su pegno. Secondo Assopegno (associazione italiana che raggruppa oltre 50 banche che forniscono questo servizio) Milano, la capitale della finanza italiana, è la città in cui si richiede di più il servizio. Non solo, in tutta la Lombardia, in meno di 10 mesi, è stato registrato un incremento di circa il 5%. Anche piazze ricche come Parma, Padova e Rovigo registrano incrementi. In Emilia la percentuale delle richieste è cresciuta del 5% in cinque anni. Nel Veneto il valore delle polizze è addirittura raddoppiato: da 880 mila nel 2000 a un milione e mezzo di euro. Anche per Banca di Roma (Gruppo Capitalia) la crescita è stata costante: da 81 milioni di tre anni fa all’attuale di oltre cento. Bipop Carire e Banco di Sicilia (anch’esse legate a Capitalia) mostrano però valori differenti rispetto al trend nazionale. Nell’istituto di credito siciliano il servizio è in discesa costante dal 2000. A Perugia poi il pegno sembra essere una pratica estinta: la Banca dell’Umbria (confluita in UniCredit) ha concesso nel 2004 solo 400 mila euro per gli 800 oggetti dati in pegno. Bassa però la percentuale degli oggetti che non vengono riscattati e messi all’asta. Le giacenze non superano il 4,5 su scala nazionale.