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 2005  novembre 11 Venerdì calendario

Tra gli animali che godono fama di mangiatori di uomini, il coccodrillo è forse l’unico che realmente merita questa nomea

Tra gli animali che godono fama di mangiatori di uomini, il coccodrillo è forse l’unico che realmente merita questa nomea. Se squali, leoni, serpenti e ragni sono sì pericolosi, ma anche vittime di pregiudizi, il coccodrillo invece è un assassino documentato: ogni anno nel mondo si contano migliaia di aggressioni e centinaia di vittime. In particolare due specie sono pericolose per l’uomo, il coccodrillo del Nilo e quello australiano: predatori di ”bocca buona”, attaccano qualunque cosa si avvicini incautamente all’acqua, che sia uno gnu, un giovane ippopotamo o un essere umano. Per fortuna le altre 21 specie di coccodrilli esistenti non sono così pericolose per l’uomo, ma è sempre meglio tenere le distanze. Questi rettili sono diffusi nella fascia tropicale di tutti i continenti, ovunque ci sia uno specchio d’acqua, un fiume, un lago, uno stagno: si sono infatti adattati a una vita semiacquatica e trascorrono gran parte della giornata in immersione. La loro comparsa sulla Terra risale a 240 milioni di anni fa: all’epoca erano animali terrestri, con zampe leggermente più lunghe e musi più corti rispetto a oggi. 65 milioni di anni fa, quando i dinosauri scomparvero probabilmente per una catastrofe ambientale, i coccodrilli riuscirono a cavarsela grazie alle loro caratteristiche straordinarie: sono i rettili più intelligenti e la loro capacità di apprendimento gli consente di imparare in fretta a evitare i pericoli. Inoltre sono robusti, longevi e dotati di uno straordinario sistema immunitario. Possono tollerare il freddo, il buio e soprattutto il digiuno, resistendo senza cibo anche un anno: grazie al loro metabolismo riescono a immagazzinare nella coda ingenti riserve di grasso. Infine, la femmina fa tante uova e difende il nido prima e i piccoli poi dai predatori, aumentando le possibilità di sopravvivenza della prole.