MACCHINA DEL TEMPO MARZO 2005, 11 novembre 2005
Nel 1973 Boitani stimò in Italia un centinaio di lupi, diffusi su di un territorio di circa 8.500 chilometri quadrati; dieci anni più tardi ipotizzò un leggero aumento: 150-200 capi su di un’area di 13
Nel 1973 Boitani stimò in Italia un centinaio di lupi, diffusi su di un territorio di circa 8.500 chilometri quadrati; dieci anni più tardi ipotizzò un leggero aumento: 150-200 capi su di un’area di 13.000 chilometri quadrati. Oggi i lupi sarebbero circa 500, ma ogni anno ne vengono abbattuti 12-15. L’habitat prediletto dal lupo italiano è quello della dorsale appenninica al di sopra degli 800-1.000 metri. Animale prevalentemente notturno, di giorno si limita al riposo e al gioco. Forte corridore, trotta, galoppa, salta ed è anche capace di nuotare. Si ciba di caprioli e cinghiali, ma anche di rifiuti, anfibi, rettili, piccoli roditori, insetti, frutti, bulbi e tuberi. L’accoppiamento avviene a marzo, la gestazione dura 59-62 giorni.