MACCHINA DEL TEMPO MARZO 2005, 11 novembre 2005
La formazione di croste o patine sui monumenti è un processo piuttosto lento, che può dipendere da due meccanismi principali: la presenza di particellato carbonioso nelle atmosfere inquinate e lo sviluppo di patine di origine biologica
La formazione di croste o patine sui monumenti è un processo piuttosto lento, che può dipendere da due meccanismi principali: la presenza di particellato carbonioso nelle atmosfere inquinate e lo sviluppo di patine di origine biologica. I due tipi di annerimento hanno composizione e distribuzione diversa sulla struttura monumentale. Il primo si forma in zone non dilavate dalla pioggia; è originato da una miscela complessa di composti del carbonio (ad esempio idrocarburi) e di altre sostanze chimiche – derivate dall’inquinamento dovuto al riscaldamento e al pesante traffico veicolare (auto, autobus e motorini) – tenuta insieme dal ”gesso”, solfato di calcio biidrato. Le patine nere di natura biologica si formano invece in zone ricche di acqua. Le superfici lapidee, divenute rugose con il tempo, sono spesso colonizzabili dai microrganismi (soprattutto alghe e cianobatteri) trasportati dal vento. Questi elementi si riproducono originando in breve tempo patine omogenee, prima verdi, poi sempre più scure.