MACCHINA DEL TEMPO APRILE 2005, 10 novembre 2005
Sono due i principali tipi di ipnosi, classica e umanistica. Nell’ipnosi classica, direttiva, il paziente soggiace alle suggestioni dell’ipnotista e accondiscende alle sue richieste; è quindi l’ipnotista che sceglie e fornisce la via terapeutica che reputa più adatta al cliente
Sono due i principali tipi di ipnosi, classica e umanistica. Nell’ipnosi classica, direttiva, il paziente soggiace alle suggestioni dell’ipnotista e accondiscende alle sue richieste; è quindi l’ipnotista che sceglie e fornisce la via terapeutica che reputa più adatta al cliente. anche utile per indurre la leggera anestesia che si usa in campo dentistico. Nell’ipnosi umanistica, non direttiva, che prende le mosse da Milton Erickson, l’ipnotista crea un contesto in cui è favorito un contatto con il sé profondo del cliente che, attraverso segnali non verbali del sì e del no, può comunicare con l’ipnotista e scegliere la via terapeutica più adatta per sé stesso, sviluppando così le sue capacità, la fiducia, la chiarezza. L’ipnotista restituisce cioè al soggetto la responsabilità della propria trance e del suo utilizzo; è soltanto il facilitatore di un processo essenzialmente naturale che non riguarda più fenomeni di suggestione, ma un incremento della sensibilità del soggetto nei confronti dei propri processi inconsci.