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 2005  novembre 10 Giovedì calendario

San Benedetto, la rondine sotto il tetto». In un breve e vecchio proverbio è contenuta tutta la saggezza dei contadini di una volta, attenti osservatori della natura che li circonda

San Benedetto, la rondine sotto il tetto». In un breve e vecchio proverbio è contenuta tutta la saggezza dei contadini di una volta, attenti osservatori della natura che li circonda. proprio intorno al 21 marzo che iniziano a comparire nei nostri cieli le prime rondini ed è proprio sotto i tetti delle cascine, dentro le stalle, nei fienili, che iniziano a costruire i loro nidi, in un’associazione antica con l’uomo e con le sue attività agricole e pastorali. Durante la migrazione riescono a superare mari e deserti senza mai fermarsi. Percorrono tappe di 200 chilometri con velocità vicine ai 120 chilometri orari. Ma cosa spinge questi uccelli a compiere ogni anno due lunghi ed estenuanti viaggi, spesso letali, soprattutto per i giovani? Lo stimolo a partire è la ricerca delle migliori condizioni ambientali e di disponibilità di cibo. Le rondini infatti sono insettivore e la quantità di prede è fondamentale per la loro sopravvivenza e riproduzione. Le nostre campagne in primavera e in estate offrono moltissimi insetti, legati al bestiame soprattutto, e cascine in cui le rondini trovano luoghi riparati e sicuri dove nidificare (non di rado le coppie tornano ad abitare il nido lasciato l’anno precedente dopo averlo riadattato). D’inverno al contrario le migliori condizioni ambientali sono in Africa quando la stagione delle piogge e le temperature miti determinano un’enorme disponibilità di insetti. L’arrivo della stagione secca spingerà poi nuovamente le rondini verso l’umida Europa.