MACCHINA DEL TEMPO APRILE 2005, 10 novembre 2005
Gli etologi Craig Packer e Peyton West hanno studiato i leoni del parco nazionale del Serengeti in Tanzania, in Africa, e hanno scoperto che più la criniera è scura e lunga, più il leone ha alti livelli di testosterone, mancanza di ferite ed è ben nutrito
Gli etologi Craig Packer e Peyton West hanno studiato i leoni del parco nazionale del Serengeti in Tanzania, in Africa, e hanno scoperto che più la criniera è scura e lunga, più il leone ha alti livelli di testosterone, mancanza di ferite ed è ben nutrito. I giovani maschi tendono a evitare un esemplare del genere, ma le femmine lo trovano molto attraente e ci si accoppiano volentieri (un maschio forte e sano garantisce infatti una prole altrettanto forte e sana). Per l’animale, tuttavia, indossare una bella criniera è una faticaccia: tanto per fare un esempio, è come se un umano avesse cinque o sei sciarpe intorno alla testa in una giornata di agosto! Per sopportare il caldo, deve quindi essere davvero in buona salute. Durante il periodo dell’accoppiamento, i leoni fanno l’amore decine di volte al giorno. Un leone, osservato nei suoi amori con due leonesse nell’arco di 48 ore, è stato visto copulare addirittura 157 volte, ognuna della durata di trenta secondi, a intervalli di due minuti. I leoni sono poligami e allo stato selvatico si riproducono ogni diciotto-ventisei mesi (in cattività ogni anno). Dopo una gestazione di circa 110 giorni vengono alla luce da uno a quattro cuccioli, con un folto mantello maculato che diventerà poi dorato, mescolandosi così perfettamente ai suoi ambienti prediletti: la savana aperta, le steppe aride piene di erbe alte e secche. Alla nascita dei cuccioli, le leonesse abbandonano il gruppo e cercano un luogo appartato dove partorire. I piccoli sono accuditi assiduamente dalla madre, che però deve assentarsi, di tanto in tanto per andare in cerca di cibo. Capita spesso che più femmine si uniscano formando una sorta di nursery, dove i cuccioli, che altrimenti sarebbero facili prede di sciacalli, iene e leopardi, vengono accuditi tutti assieme. Fino a sei mesi di età i leoncini succhiano il latte materno, dopodiché si uniscono alla mamma nella caccia, con lo scopo di apprendere tutte le tecniche e le astuzie che li renderanno capaci di procurarsi il cibo in branco oppure da soli. Come tutti i cuccioli, anche i leoncini amano giocare. Ad esempio si divertono un mondo a tirarsi la coda, calpestarsi la pancia, saltarsi addosso, e a salire tutti insieme sul corpo degli adulti. Questi ultimi di solito sono molto pazienti: si lasciano mordicchiare, camminare addosso, leccare il muso eccetera, ma quando si stufano allontanano i piccoli con una zampata.