ONDA TV 13/11/2005, 13 novembre 2005
Ma Gigi Moncalvo, ogni venerdì sera su Raidue al timone di Confronti, ha ancora qualche sogno da realizzare
Ma Gigi Moncalvo, ogni venerdì sera su Raidue al timone di Confronti, ha ancora qualche sogno da realizzare. Uno di questi è condurre un programma insieme a Michele Santoro: «Mi piacerebbe mettere insieme il suo punto di vista con il mio per far vedere una stessa cosa da due angolazioni diverse». Onda. E Santoro è a conoscenza di questo suo desiderio? Moncalvo. «Non lo so. Ma è un progetto utopistico, perché per condurre un programma in due ci devono essere determinate condizioni: i due presentatori devono essere di aree politiche diverse, è meglio un uomo e una donna, e ci deve essere una graduatoria di conduzione. Come Giuliano Ferrara con Ritanna Armeni: un maestro, da questo punto di vista. Ci vuole un’armonia tale tra i due conduttori che permetta di scegliere un unico regista, un’unica redazione, per la scelta dei filmati, dei servizi, del montaggio, degli ospiti. Il rischio, poi, è che i conduttori diventino i protagonisti, sostituendosi ai parlamentari. La gente starebbe lì a vedere il comportamento dei due e non quello che dicono i loro ospiti. E questo, nel servizio pubblico, non deve succedere». Onda. Chi nel centrodestra potrebbe ricoprire il ruolo che Santoro ha per il centrosinistra? Moncalvo. «Il centrodestra non riesce a trovare un erede di Santoro perché lo vuole improvvisare. Non si può prendere uno, assumerlo in Rai e mandarlo a fare la prima serata. Devi prendere uno che per anni ha battuto il marciapiede, che ha acquisito esperienza per ore e ore e si è trovato a lavorare in condizioni difficili. Anche Santoro, per diventare Santoro, ha dovuto mangiare tante pastasciutte e saltare tanti pasti. Pensare di prendere uno e mandarlo in onda chiunque egli sia è uno sbaglio».