ONDA TV 13/11/2005, 13 novembre 2005
Onda. Ti piacerebbe condurre un eventuale confronto televisivo tra il premier Berlusconi e il suo sfidante Prodi? Moncalvo
Onda. Ti piacerebbe condurre un eventuale confronto televisivo tra il premier Berlusconi e il suo sfidante Prodi? Moncalvo. «Nessun giornalista televiso al mondo ti risponderebbe di no. Quando Berlusconi pose alcuni paletti per la sua partecipazione al confronto con Prodi, come la presenza di un pubblico neutro, un conduttore non schierato, la discussione di argomenti seri e un tempo uguale per tutti e due, io dissi che il format già c’era ed era quello del mio programma. Non che lo voglia condurre io, ma lo metto a disposizione per chiunque voglia farlo. Però bisogna farlo. Se si lascia ai due contendenti troppo tempo per impostare le trattative su chi conduce, sul colore delle poltrone, sulle domande fare, è finita. Bisogna sbrigarsi e ”costringerli” al confronto. L’importante è che si faccia, non importa chi lo conduce». Onda. Cosa manca a Raidue? Moncalvo. «Raiuno e Raitre hanno, al di fuori del telegiornale, una struttura d’informazione che permette di produrre programmi del calibro di Porta a Porta e Ballarò. Raidue non ce l’ha, è un problema. Da quando è stata smantellata la ”Santoro factory”, il primo tentativo di Antonio Socci non l’ha costruita, il secondo non ne ha avuto il tempo e pure Giovanni Masotti ha avuto le sue difficoltà. Chiunque vada in onda, vale anche per Anna La Rosa, deve avere garantita una struttura redazionale alle spalle, altrimenti è bruciato. Se Vespa e Floris non avessero dei grandi professionisti che lavorano per loro, non riuscirebbero ad andare in onda».