MACCHINA DEL TEMPO APRILE 2005, 10 novembre 2005
Il Lep è una macchina che incrementa la velocità degli elettroni, positroni e protoni lungo tubi a vuoto e li fa entrare in collisione tra loro o contro bersagli
Il Lep è una macchina che incrementa la velocità degli elettroni, positroni e protoni lungo tubi a vuoto e li fa entrare in collisione tra loro o contro bersagli. L’energia che scaturisce dalle collisioni si converte in forme diverse di materia; anche in antimateria. Ora è chiuso, per consentire la costruzione dell’Lhc. Nell’immagine sopra si possono seguire le fasi del processo. 1. Elettroni e positroni sono guidati lungo l’anello da potenti magneti, che mantengono le particelle nel percorso corretto, anche quando sono accelerate. 2. Ogni volta che le particelle passano nella cavità a radiofrequenza, sono emesse radioonde a impulsi che aumentano ancora l’accelerazione. 3. La cavità è schermata con materiale isolante. Dentro c’è elio liquido che raffredda i componenti. 4. Un elettrone e un positrone s’annichilano entrando in collisione: viene liberata energia. 5. I magneti focalizzano i fasci di particelle fino a ridurli allo spessore di un capello. 6. Le correnti di particelle sono iniettate in acceleratori circolari più grandi. Come il futuro Lhc (a fianco, una ricostruzione al computer) anche il Lep è lungo 27 km.