MACCHINA DEL TEMPO APRILE 2005, 9 novembre 2005
L’ideale classico di cui spesso si parla ha origine in Grecia soltanto dopo il IV secolo a.C. (prima le raffigurazioni umane erano piuttosto astratte e uniformi)
L’ideale classico di cui spesso si parla ha origine in Grecia soltanto dopo il IV secolo a.C. (prima le raffigurazioni umane erano piuttosto astratte e uniformi). da questo periodo che comincia una riflessione più attenta sul ruolo dell’individuo, che coinvolge tutte le forme della cultura e che permette l’emergere di espressioni più variate e soggettive. L’elemento più importante della bellezza fisica, che per i Greci non va mai disgiunta da quella morale, è l’armonia delle proporzioni; l’uomo è atletico, ma senza esagerazione, più scattante che non gonfio di muscoli. La donna ha un colorito chiaro e pelle vellutata, movenze eleganti e membra delicate. Un minimo di adipe non guasta: le donne ideali greche assomigliano più o meno a quelle degli anni ’20. Singolarmente, gli uomini ritenuti molto graditi alle donne, come il Paride del ciclo troiano o il Teagene delle ”Etiopiche” di Eliodoro, sono descritti con gli stessi canoni della bellezza femminile: colorito chiaro, piedi e mani piccoli, ecc. Niente di più lontano, quindi, dalla possanza dell’eroe atletico.