MACCHINA DEL TEMPO maggio 2005, 9 novembre 2005
Lui e lei si incontrano, si guardano, e scocca la scintilla. il classico colpo di fulmine. Ma cosa succede? Perché i due si piacciono a prima vista? Le ricerche scientifiche raccolte nel libro di Raffaele Renna Perché ci innamoriamo-Guida pratica e scientifica alla scoperta del ”colpo di fulmine” (edizioni Il punto d’incontro) dimostrano che le frecce di Cupido, all’apparenza capricciose, seguono una traiettoria determinabile scientificamente e dunque prevedibile, almeno in una certa misura
Lui e lei si incontrano, si guardano, e scocca la scintilla. il classico colpo di fulmine. Ma cosa succede? Perché i due si piacciono a prima vista? Le ricerche scientifiche raccolte nel libro di Raffaele Renna Perché ci innamoriamo-Guida pratica e scientifica alla scoperta del ”colpo di fulmine” (edizioni Il punto d’incontro) dimostrano che le frecce di Cupido, all’apparenza capricciose, seguono una traiettoria determinabile scientificamente e dunque prevedibile, almeno in una certa misura. «Quando scatta il colpo di fulmine - spiega Renna - entrano in gioco, contemporaneamente, tre fattori: la bellezza assoluta, il narcisismo e il baby schema». Partiamo dall’archetipo della bellezza assoluta: a rendere un viso universalmente bello è un certo rapporto tra le parti. Questa proporzione perfetta, chiamata da Leonardo da Vinci ”sezione aurea”, è uno di quei modelli matematici che l’occhio umano trova piacevoli in virtù di una sorta di predisposizione innata (un archetipo, appunto) a percepirli come armonici. Secondo uno studio dello psicologo americano Mark S. Humayun del 1997 vengono percepiti come belli i visi caratterizzati da rapporti aurei tra i loro elementi. Ossia: la lunghezza del naso rispetto alla larghezza delle narici, la distanza degli occhi dal mento rispetto alla distanza tra le pupille, la distanza tra la linea del labbro inferiore e la linea delle pupille rispetto alla larghezza della bocca, devono dare un valore prossimo a 1,618. In genere affascinano un naso piccolo, occhi grandi, mento tondeggiante e poco pronunciato, zigomi alti, labbra ben delineate. Le donne con il trucco tendono a enfatizzare proprio questi tratti. «In realtà l’uomo qualunque, nel migliore dei casi, ha sempre qualche sfasatura rispetto alle proporzioni auree: il bello ideale può essere solo nella nostra mente o come risultato di un’elaborazione al computer. D’altro canto, secondo gli etologi, un volto che ha lineamenti aurei, avrà anche avuto uno sviluppo ottimale e riflette un organismo che è cresciuto in maniera corretta, dunque efficace da un punto genetico e riproduttivo», prosegue Renna. La somiglianza tra i due partner è un altro fattore determinante perché scatti il colpo di fulmine. «Nel Salento - racconta Renna - si dice: ”Ci nu ’semigghi, nu te pigghi”. Traduzione letterale: se non somigli, non ti pigli. Un’intuizione ancestrale e genuina. In ogni momento, infatti, noi non facciamo che proiettarci su cose e persone, ossia vediamo il mondo secondo l’immagine che abbiamo di noi stessi e secondo fattori contingenti minori. Inoltre, per un fenomeno di narcisismo innato, mentre ci proiettiamo proviamo piacere per tutto ciò che può riflettere la nostra stessa immagine. Dunque il colpo di fulmine avviene soprattutto se la persona che incontriamo ci assomiglia in maniera più o meno marcata. Naturalmente si tratta di un fenomeno inconscio: quando siamo folgorati non abbiamo certo il tempo di riflettere, di valutare alcunché. Armato di matita e squadretta, Renna ha misurato le proporzioni nei tratti di coppie celebri che a vari livelli devono aver vissuto il colpo di fulmine: Paolo Maldini e la moglie Adriana, Rosita Celentano e Mario Ortiz, Claudio Amendola e Francesca Neri, eccetera. E sui tratti di queste persone, ha constatato le affinità tenendo conto anche dei parametri della bellezza aurea (vedi tabella qui sopra). «Il terzo fattore influente sul colpo di fulmine è il baby schema studiato da Konrad Lorenz. Ossia quelle caratteristiche che rendono un viso più dolce e attraente. Si notano facilmente nei volti di tutti i bambini favorendo risposte spontanee di cura, protezione e affetto da parte dell’adulto. Sorprendentemente si può constatare come questo comportamento istintivo sia suscitato anche dai cuccioli di animali e per questo viene definito un fenomeno ”cross specie”. Un meraviglioso esempio di tratti maturi integrati con quelli del baby schema è Marilyn Monroe, la donna più amata di tutti i tempi». «Il colpo di fulmine costituisce un insostituibile indicatore di livello del successivo innamoramento e i suoi effetti possono essere devastanti. Se i tre fattori che lo determinano (bellezza assoluta, narcisismo e baby schema) non entrano in gioco in contemporanea, si va incontro al massimo a una semplice infatuazione, destinata a svaporare in pochi giorni». Ma cosa ci succede, chimicamente, quando viviamo un colpo di fulmine? «Premesso che le droghe prodotte dal cervello sono la conseguenza e non la causa del fenomeno, la sostanza più coinvolta è la Pea (feniletilamina), molto simile alle amfetamine, responsabile della perdita del sonno e dell’appetito. Per fortuna i suoi effetti non durano molto: dai 18 mesi ai tre anni. La feniletilamina, se somministrata artificialmente, grazie all’euforia che scatena induce gli individui a facili innamoramenti, ma temporanei perché non naturali».