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 2005  novembre 09 Mercoledì calendario

Metodi indiani In India, il comune di Rajahmundry, ha recuperato tasse evase per cinquanta milioni di rupie, mandando suonatori di tamburi sotto le finestre dei contribuenti felloni

Metodi indiani In India, il comune di Rajahmundry, ha recuperato tasse evase per cinquanta milioni di rupie, mandando suonatori di tamburi sotto le finestre dei contribuenti felloni. I concerti durano ventiquattr’ore su ventiquattro - notte compresa - fino a che non si decidono a pagare. Finora nessuno ha resistito oltre una settimana. Piero della Francesca Il grande pittore Piero della Francesca (nella foto, un suo noto dipinto) fu un celebre evasore fiscale. Giotto, invece, arrotondava prestando a usura. La curva sul fazzoletto La ”curva di Laffer” serve a dimostrare che ogni imposta ha un suo massimo gettito ottenuto con una data aliquota. Se si supera quell’aliquota, il contribuente si sente soffocato, è spinto a evadere e alla fine il Fisco incassa di meno. Laffer era un economista del presidente Usa Ronald Reagan e gli illustrò la sua curva al bar, facendo un rapido schizzo su un fazzoletto di carta. Il papa e le tasse Il nuovo catechismo universale, voluto da Giovanni Paolo II nel 1992, definisce ”un peccato” l’evasione fiscale. Del resto, già negli anni Sessanta, l’enciclica Pacem in terris di Giovanni XXIII esortava all’obbedienza fiscale anche se sottolineava la necessaria equità delle tasse e il problema di una giusta distribuzione dei beni. Il teologo Concetti, nel suo saggio del 1995 Etica fiscale, spiega che ogni forma di evasione è da condannare. Se una determinata politica fiscale è ritenuta ingiusta, o finalizzata a scopi non condivisibili, i cittadini hanno tutti i mezzi per modificarla, senza però ricorrere all’obiezione fiscale. Italiani Gli italiani giudicano l’evasione fiscale il peccato più grave (71% di risposte), seguito, per gravità, dal fumo in una stanza chiusa dove ci sono altre persone (66%), dalla guida a 180 all’ora in autostrada (58%), dall’adulterio (53%) (Sondaggio del mensile ”Class”). La Via Salaria I Romani, che monopolizzarono la salina di Ostia e poi tutti i depositi che incontrarono sul loro cammino, pagarono le guerre puniche con le tasse sul sale. Per il trasporto del sale fu costruita la via Salaria, che serviva anche a pagare le legioni romane. Da qui l’origine della parola "salario", mentre dal latino "sal" deriva il francese "solde" (’compenso”) da cui ”soldato”. Venezia A Venezia, nel Cinquecento, il governo metteva nella casa di ogni prostituta una matrona che tenesse la contabilità e sorvegliasse le donne sul pagamento delle tasse.