MACCHINA DEL TEMPO maggio 2005, 9 novembre 2005
Invisibile al mondo: così Hitler voleva Eva Braun, sua fidanzata segreta dal 1932 la cui esistenza era ignorata dai più
Invisibile al mondo: così Hitler voleva Eva Braun, sua fidanzata segreta dal 1932 la cui esistenza era ignorata dai più. Le donne di potere del nazismo erano altre, come Emmy Göring o Magda Goebbels. Per lei nessuna cerimonia pubblica, ma solo visite rapide e segrete, perché Hitler voleva essere e apparire solo al comando. Lei era gelosa, vedeva tradimenti ovunque, soffriva della mancanza di attenzioni del Führer e tentò anche il suicidio due volte (nel ’32 e nel ’35). Da quell’anno gran parte della sua vita (testimoni alcuni celebri filmini a colori) si svolse al Berghof, la villa alpina di Hitler sulle Alpi Bavaresi, dove a volte riceveva la visita delle sorelle e di alcune amiche. Mai, però, restava sola: aveva sempre con sé ufficiali delle SS. Nelle sue memorie Albert Speer la definì «una donna per nulla interessante» e lo storico Joachim Fest scrisse: «Eva era una ragazza semplice, normalmente attraente, dalle aspirazioni e dai pensieri abbastanza banali». Nel suo destino un matrimonio in extremis nel bunker di Berlino e un viaggio di nozze di morte.