MACCHINA DEL TEMPO maggio 2005, 8 novembre 2005
Dallo spazio, la Terra è un astro blu. Soltanto avvicinandoci potremmo intravvedere, fra le nuvole, lembi di superficie emersa, che coprono soltanto il 30 per cento del nostro mondo
Dallo spazio, la Terra è un astro blu. Soltanto avvicinandoci potremmo intravvedere, fra le nuvole, lembi di superficie emersa, che coprono soltanto il 30 per cento del nostro mondo. Il resto, immenso, è acqua, che come un pianeta liquido avvolge la Terra. Di questo mondo, la scienza conosce soltanto una frazione. Perché dove l’occhio dell’osservatore non giunge, le ipotesi s’arrestano e le illazioni si sprecano. Deep Blue, il documentario di Alastair Fothergill e Andy Byatt da pochi giorni nelle sale cinematografiche italiane, ha tentato di catturare immagini non soltanto meravigliose, ma soprattutto inedite anche per gli stessi biologi marini. E più la telecamera s’inabissa nelle profondità, più la meraviglia cresce: la troupe ha persino scoperto un pesce degli abissi mai catalogato prima. Come ha detto Alix Tidmarsh, una dei produttori, «ciò che mi dà Deep Blue è un senso di meraviglia. Non avevo idea che questo è ciò che c’è sott’acqua o sopra le onde, non sapevo che gli uccelli sapessero nuotare sott’acqua. Non sapevo che esistesse uno strano pesce che sembra esplodere in fondo al mare». ”Macchina del Tempo” è pronta a immergersi. Trattenete il respiro.