MACCHINA DEL TEMPO giugno 2005, 8 novembre 2005
Ferrari punta sulla Cina In Cina l’ultimo modello di Ferrari, la F430, costa 2,6 milioni di yuan, cioè circa 250mila euro chiavi in mano: nel giro di poche ore la casa di Maranello ne ha piazzate dodici
Ferrari punta sulla Cina In Cina l’ultimo modello di Ferrari, la F430, costa 2,6 milioni di yuan, cioè circa 250mila euro chiavi in mano: nel giro di poche ore la casa di Maranello ne ha piazzate dodici. Sul mercato cinese l’azienda italiana è presente tramite una joint venture in cui è l’azionista di maggioranza relativa con il 40% (il restante 60% è suddiviso in parti uguali tra il gruppo cinese Poly e Italian Motors, lo storico importatore delle rosse a Hong Kong). Ma entro settembre, le concessionarie locali del Cavallino rampante saliranno dalle attuali quattro (Pechino, Shanghai, Shenzhen e Xiamen) a dieci, andando a coprire le ricche città della fascia costiera e anche le grandi metropoli del selvaggio West cinese, come Chengdu e Chongqing. Inoltre, per aumentare la visibilità del marchio, la società ha aperto un Ferrari Store a Xintiandi, il quartiere più trendy di Shanghai: si tratta del primo punto vendita fuori dall’Italia, che sarà seguito presto da altri due store a Pechino e a Hong Kong. Nel medio termine, l’attacco al mercato cinese prevede anche un significativo aumento dei numeri. Dopo aver venduto 42 vetture nel 2004 (che hanno portato a circa 120 il numero totale dei bolidi di Maranello circolanti nel Paese), quest’anno la Ferrari conta di venderne una cinquantina: oltre alla nuova F430, anche le 12 cilindri 575 Maranello e la 612 Scaglietti. Targhe all’asta Prima di comprarsi un’auto a Pechino e Shanghai bisogna acquistare una targa partecipando a una delle aste trimestrali organizzate dalle municipalità. Prezzo medio: 4.000 dollari.