Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  novembre 08 Martedì calendario

Per realizzare la nuova piazza serviranno circa 1.800 tonnellate d’acciaio e 12.000 metri quadrati di vetro

Per realizzare la nuova piazza serviranno circa 1.800 tonnellate d’acciaio e 12.000 metri quadrati di vetro. Sarà edificata una superficie di oltre 25 mila metri quadrati di cui 8 mila saranno destinati alle attività commerciali, 6.600 alle abitazioni, 10.600 agli uffici. Sorgerà insomma una piccola città del futuro con alberghi, un piccolo stadio, un asilo, un piccolo polo fieristico, un kartodromo, ristoranti, banche, eccetera. L’immenso lenzuolo trasparente che coprirà il tutto (compreso un grande prato) servirà a creare un micromondo vivibile in qualsiasi stagione: «D’estate l’aria scivolerà fra il pavimento e la copertura in vetro, attraverso le grandi aperture di quest’ultima. In questo modo si creeranno correnti d’aria escursionali e quindi una ventilazione naturale», spiega Oscar Benini. «D’inverno, chiudendo le bocche di ventilazione della copertura, si creerà un microclima-effetto serra con un cuscino d’aria calda tra il pavimento e la copertura. Tutto ciò per fare in modo che, in ogni giorno dell’anno, la gente possa aggregarsi e indugiare in questo posto. Qualunque siano le condizioni climatiche, sotto la membrana di vetro potrà svolgersi la vita commerciale e sociale di tutti i giorni». Tra le novità ideate dall’architetto, anche un sistema particolare di raccolta delle acque piovane: «L’acqua che cadrà dal cielo scivolerà sulla copertura di vetro e sarà convogliata nelle fontane della piazza. L’idea che vogliamo rappresentare è quella dell’acqua che torna all’acqua. Tutto il progetto, insomma, è teso alla creazione di un ambiente il più possibile sobrio e naturale».