MACCHINA DEL TEMPO giugno 2005, 8 novembre 2005
San Siro nasce con un derby Il primo agosto 1925 fu posta la prima pietra dello stadio San Siro (prese il nome dalla chiesa che sorge lì vicino)
San Siro nasce con un derby Il primo agosto 1925 fu posta la prima pietra dello stadio San Siro (prese il nome dalla chiesa che sorge lì vicino). A volerlo fu l’allora presidente del Milan Piero Pirelli, che non amava i campi del Velodromo Sempione e di viale Lombardia, dove solitamente giocavano i rossoneri. La costruzione della struttura andò in appalto alle Imprese riunite fratelli Fadini, a dirigere i lavori gli ingegneri Alberto Cugini e Ulisse Stacchini (che fu anche l’ideatore della Stazione centrale del capoluogo lombardo). Nel cantiere 120 operai lavorarono per tredici mesi e mezzo: le chiavi dello stadio furono consegnate il 15 settembre 1926 nelle mani del direttore Anteo Carapezzi, famoso ciclista dell’epoca. La superficie era di 37 mila metri quadri, quattro le tribune di cui solo una (la centrale) coperta e in grado di ospitare 10mila spettatori. Capienza totale: 26mila posti a sedere e 9mila in piedi. Stacchini, preoccupato dalla grandezza della struttura aveva detto a Pirelli: «Se dovesse passare la moda del calcio che cosa faremo?»; la risposta fu: «Non succederà mai». Costo: 5 milioni di lire. Il primo incontro che vi si disputò fu il derby (amichevole) Inter-Milan, il 19 settembre 1926: finì 6 a 3. La prima partita internazionale, Italia-Cecoslovacchia (2-2, 20 febbraio 1927), segnò il tutto esaurito.