MACCHINA DEL TEMPO LUGLIO 2005 DA VEDERE PAG.100-104, 7 novembre 2005
L’iperattivismo e il troppo lavoro sono un problema anche per gli animali. Lo assicura l’etologo Giorgio Celli: «Conducono una vita durissima, sfuggendo ai predatori e procurandosi da mangiare
L’iperattivismo e il troppo lavoro sono un problema anche per gli animali. Lo assicura l’etologo Giorgio Celli: «Conducono una vita durissima, sfuggendo ai predatori e procurandosi da mangiare. Anche per avere rapporti sessuali molto spesso sono costretti a fare danze o altre faticose forme di corteggiamento». Pensiamo ai serpenti-giarrettiera: siccome ci sono 50 maschi per ogni femmina, i maschi si avventano a mucchi sulle femmine e s’aggrovigliano in viluppi per tentare l’accoppiamento. Un laborioso corteggiamento di massa che si prolunga per tre o quattro settimane e prelude a un accoppiamento che dura una ventina di minuti. Niente che l’uomo possa invidiare, quindi, fatte alcune eccezioni: «Nel mondo animale ci sono due modi diversi di andare in vacanza», spiega Celli. «Alcune specie, come gli orsi bianchi, vanno in letargo: una lunga vacanza invernale durante la quale non fanno niente, se non dormire dentro una tana e consumare tutte le risorse fisiche e il grasso che hanno accumulato». Di conseguenza, al risveglio, oltre che riposati pesano molti chili in meno: un sogno per chi sta attento alla linea! Gli altri vacanzieri del mondo animale sono gli uccelli migratori, come le rondini, che verso aprile arrivano dalle nostre parti dopo essere partiti dall’Africa. Un viaggio lungo, affrontato non certo per divertimento: «Vengono qui per riprodursi e per nutrirsi. Poi tornano da dove sono venute quando da noi comincia l’inverno», prosegue Celli. Veri privilegiati sono gli animali domestici: «Non devono preoccuparsi di procurarsi il cibo né di difendersi da eventuali predatori. In un contesto del genere, i gatti arrivano a dormire fino a sedici ore il giorno». Beati loro!