MACCHINA DEL TEMPO LUGLIO 2005, 7 novembre 2005
Sembra che l’azienda di Virgilio Alterocca sia stata tra le prime, se non la prima in assoluto a realizzare le cartoline a vedute multiple
Sembra che l’azienda di Virgilio Alterocca sia stata tra le prime, se non la prima in assoluto a realizzare le cartoline a vedute multiple. Quelle che conosciamo (come quella sopra, che ritrae Terni intorno al 1960) sono però l’evoluzione di una formula più antica, che mescolava il disegno e la fotografia. I primi esemplari vedevano infatti un’elaborazione grafica di base (allora il disegno incontrava il gusto comune), con numerose cornici decorate con motivi floreali o architettonici all’interno delle quali erano inserite le vere e proprie fotografie (quattro o cinque per volta). Virgilio Alterocca si giovava a questo scopo di una agguerrita squadra di esperti disegnatori e artigiani, i cui materiali di lavoro, cosa rara, sono stati ritrovati pressoché intatti: provini, cartoni con bozze di disegni (era normale fare ritocchi sugli intonaci dei palazzi, rimuovere sporcizia od oggetti indesiderati dalle strade, aggiungere nuvole in cielo, fiori ai balconi, piante nelle strade, acqua nelle fontane, etc.), collage con foto, scritte e disegni pronti per essere fotografati e trasformati nella foto definitiva che poi sarebbe finita sulla cartolina. Solo più tardi si è passati alla celebre versione ”a francobollini”.